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FERRARA: Ai domiciliari giovane accusato di tre rapine a mano armata

CRONACA - I carabinieri di Migliarino, nel Ferrarese, hanno dato esecuzione, su ordine del Gip, ad un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari a carico di uno studente 19enne del paese, accusato di tre rapine commesse nella zona artigianale di Migliarino nel marzo del 2022. Rapine commesse in concorso con due minorenni, che lo scorso giugno sono stati sottoposti ad un provvedimento cautelare di permanenza in casa. Nei tre diversi episodi contestati, le vittime - tre uomini - erano stati contattati dagli indagati attraverso un annuncio, pubblicato su un famoso sito internet di incontri. La dinamica, poi, era sempre la stessa. Nel primo contatto alle vittime veniva fissato un appuntamento in una zona decentrata e buia, dove trovavano ad attenderle un ragazzo ma, dopo i primi convenevoli, vedevano sbucare dal buio altre due persone che, col volto travisato da passamontagna, li minacciavano con un coltello o con un bastone e li picchiavano, aiutati dal complice. Le aggressioni servivano ad impossessarsi di piccole somme di denaro contante, variabile dai 50 ai 250 euro. I rapinatori, inoltre, rubavano alle vittime il cellulare che veniva poi lanciato nel Po di Volano, per evitare che le parti offese potessero chiamare i soccorsi. Grazie alla denuncia di una delle persone rapinate erano scattate le indagini.

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RIMINI: Violenza sessuale su trans, processo per due magrebini ad aprile

CRONACA - Si terrà il prossimo 20 aprile l'udienza preliminare davanti al giudice Manuel Bianchi per i due giovani di origine magrebina residenti a Bologna accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una trans peruviana avvenuta la scorsa estate a Rimini. La violenza era stata particolarmente efferata e quando i due giovani, furono arrestati dalla polizia con l'accusa di violenza sessuale di gruppo, gli agenti si trovarono nelle mani un video girato con il telefonino con le immagini più crude dell'aggressione. Di poco meno di 20 secondi, il video era stato consegnato agli inquirenti da due testimoni, che avevano tentato di aiutare la peruviana. I due giovani sono difesi dagli avvocati Luciano Bertoluzza, Francesco Gaspardini e Andrea Gaddari del Foro di Bologna. Gli indagati, per cui il pm Luca Bertuzzi ha chiesto il giudizio immediato, avrebbero già scelto il rito abbreviato.

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SVIZZERA: Morta l'89enne di Bologna che aveva chiesto aiuto all'associazione Coscioni

CRONACA - E' morta in Svizzera Paola R., l'89enne bolognese malata di Parkinson che aveva chiesto aiuto all'associazione Coscioni per avere la morte volontaria assistita. Ne dà notizia la stessa associazione, spiegando in una nota che la signora Paola è stata accompagnata in Svizzera dalle due attiviste Virginia Fiume e Felicetta Maltese (in foto), le quali domani si autodenunceranno alle ore 11.45 a Bologna, presso la stazione dei Carabinieri di via Vascelli 2, e che, rileva l'associazione, rischiano da 5 a 12 anni di carcere. Paola non era tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale, e, quindi, era esclusa dalla possibilità di accedere al suicidio assistito in Italia poiché priva di uno dei requisiti sanciti dalla Consulta con la sentenza Dj Fabo/Cappato. La signora Paola - alla quale la malattia irreversibile impediva quasi completamente di muoversi e anche di parlare - aveva contattato Marco Cappato tramite il numero bianco dell’associazione Luca Coscioni, e lunedì era stata accompagnata in Svizzera da Felicetta Maltese - 71 anni, attivista della campagna Eutanasia legale - e da Virginia Fiume - 39 anni, co-presidente del movimento paneuropeo di cittadini EUmans, entrambe iscritte all’organizzazione Soccorso Civile, fondata da Cappato, Mina Welby e Gustavo Fraticelli - e dopo le visite di verifica delle sue condizioni, in occasione delle quali ha confermato la sua volontà, si è autosomministrata la dose di farmaco eutanasico. “Tale decisione è maturata nel tempo - sono state le motivazioni di Paola, come riferito nella nota dell'associazione Coscioni - dal 2012 un inizio di malessere chiaramente diagnosticato nel 2015. Un graduale e lento decorso verso la totale immobilità.  Ora sono vigile in un corpo diventato gabbia senza spazio né speranza. Anzi stringe, ora dopo ora, inesorabile la morsa. La diagnosi è un parkinsonismo irreversibile e feroce, Taupatia, arrivata oggi ad uno stadio che non mi consente più di vivere. Non sono autonoma in nulla, tranne che nel pensiero”.

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CESENA: Caso Golinucci, nuove ricerche vicino al convento dei frati cappuccini

CRONACA - Polizia e Carabinieri si sono recati questa mattina presso il convento dei frati Cappuccini di Cesena per una nuova serie di ricerche in merito alla scomparsa di Cristina Golinucci, scomparsa 30 anni fa e di cui non si hanno più avuto notizie. Le indagini sono riprese in concomitanza con la riapertura di un altro fascicolo: quello relativo alla morte di un’altra giovane ragazza, Chiara Bolognesi, il cui corpo fu trovato in riva al fiume Savio poco più di un mese dopo la scomparsa di Cristina Golinucci. Secondo  la Procura i due casi potrebbero essere collegati. Le ricerche effettuate questa mattina in alcuni campi adiacenti al convento, con i georadar e i cani molecolari, continueranno anche nei prossimi giorni in diverse zone considerate sensibili.

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EMILIA-ROMAGNA: Piano industriale Hera al 2026, 4 miliardi di investimenti

ATTUALITÀ - Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano, ha approvato il Piano industriale al 2026, che conferma l’impegno della multiutility a mantenere anche per il prossimo quinquennio un importante volume di investimenti, accelerando l’evoluzione di tutti i business presidiati e le linee strategiche tracciate un anno fa, in coerenza con le policy comunitarie e in risposta al contesto esterno particolarmente sfidante, con l’obiettivo di continuare a creare valore per tutti gli stakeholder e confermarsi un solido riferimento per i territori serviti. Lo scorso novembre il Gruppo Hera ha compiuto 20 anni: a partire dalla sua costituzione, l’azienda ha intrapreso un percorso ininterrotto di sviluppo che, forte del modello industriale multibusiness e del bilanciamento tra crescita organica e M&A (oltre 40 dal 2002 a oggi), l’ha resa tra le più importanti multiutility del panorama nazionale, con una consolidata posizione di leadership nei settori presidiati. A coronare il ventennale dalla nascita, il Gruppo Hera prevede di chiudere l’esercizio 2022 con risultati in crescita, superiori alle attese: il margine operativo lordo (MOL) preconsuntivo si attesta a circa 1.285 milioni di euro, circa 60 milioni in più rispetto al MOL 2021, mentre il rapporto debito netto/MOL è previsto a circa 3,3x, in miglioramento rispetto ai trimestri precedenti, maggiormente apprezzabile alla luce della situazione straordinaria del mercato, dell’incremento dei costi delle commodities energetiche e della crescita degli investimenti sostenuti nel 2022, per circa 780 milioni. Il Piano al 2026 prevede investimenti complessivi per oltre 4,1 miliardi di euro, in media circa 825 milioni all’anno, in aumento rispetto alla precedente pianificazione. Gli investimenti saranno per il 60% a beneficio dei business regolati e per il restante 40% a favore dei business a libero mercato. Il 70% degli investimenti previsti tra il 2022 e il 2026 risponderà agli obiettivi fissati dall’Agenda Globale ONU al 2030, mentre per quanto riguarda la Tassonomia europea tutti, o quasi, i capitali allocati nelle attività ammissibili (circa il 98%) sono allineati ai criteri tecnici definiti dal Regolamento Europeo. Inoltre, il 40% degli investimenti sarà riservato a interventi a favore della sicurezza e resilienza degli asset gestiti e oltre il 30% alla promozione della digitalizzazione e innovazione.

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