Ricerca

BOLOGNA: Cinque giorni per lasciare il Cas Mattei, presidio dei richiedenti asilo | VIDEO

CRONACA - Cinque giorni per lasciare la struttura e trovare una sistemazione, rischiando intanto di finire per strada al freddo o nelle mani di chi sfrutta situazioni del genere per alimentare i propri giri d'affari illegali. Sono questi i pericoli che rischiano di correre alcuni dei richiedenti asilo ospitati al Centro d'Accoglienza Mattei di Bologna. Qualche giorno fa la Prefettura ha inviato ad una ventina di loro una lettera, c'è scritto che una volta superata la soglia di reddito superiore all'importo dell'assegno sociale, 5.900 euro annui, bisogna lasciare la struttura. Si parla di circa 500 euro al mese, guadagnati nella maggior parte dei casi con contratti precari nella logistica. Trovare casa in cinque giorni, così, è complicato per chiunque. La loro richiesta, avanzata con un presidio in via Mattei, è un po' di tempo in più. Gli ospiti al Cas Mattei, che già da tempo denunciano anche altre problematiche, come sovraffollamento e scarsi servizi, hanno contro inoltre tempistiche lunghe per il rinnovo di documenti e permessi. Il Coordinamento Migranti ha già avuto incontri con la Prefettura, ma per ora senza soluzioni soddisfacenti per tutti. Il prossimo tavolo, lunedì.

Thumbnail BOLOGNA: Cinque giorni per lasciare il Cas Mattei, presidio dei richiedenti asilo | VIDEO

EMILIA-ROMAGNA: Stragi, mafia e ribalta mediatica, un anno sotto i riflettori per la Corte d'Appello di Bologna | VIDEO

CRONACA - E' stato un anno molto impegnativo quello appena terminato, per la Corte d'Appello emiliano-romagnola. Un anno che ha visto arrivare a una svolta vicende processuali che hanno fortemente coinvolto l'opinione pubblica: dal processo per i fatti di Bibbiano, originati dall'inchiesta Angeli e Demoni, a quello per la strage del 2 agosto 1980, terminato con la condanna di Paolo Bellini all'ergastolo. E ancora, c'è stata la condanna dei carabinieri implicati nei reati della Caserma Levante a Piacenza, con la conferma del delitto di tortura e la chiusura definitiva del primo capitolo del processo di 'ndrangheta Aemilia con la sentenza passata in giudicato. Un bilancio tracciato in occasione dell'inaugurazione dell'Anno giudiziario in Corte d'Appello a Bologna dal presidente, Oliviero Drigani e dalla procuratrice generale Lucia Musti che si è soffermata sul fenomeno mafioso in Emilia-Romagna, regione che ha definito madre adottiva, anche se non naturale, delle mafie, ricordando che il prossimo 7 febbraio inizierà, proprio in Corte d'Appello, il processo di mafia Aemilia Bis. Soddisfatto dell'anno giudiziario appena terminato, il presidente della Corte d'Appello Oliviero Drigani, che ha auspicato un 2023 all'insegna della collaborazione tra tutte le componenti della giurisdizione.

Thumbnail EMILIA-ROMAGNA: Stragi, mafia e ribalta mediatica, un anno sotto i riflettori per la Corte d'Appello di Bologna | VIDEO

CALCIO: Canzi a mani vuote, "Il Cesena ha giustificato il risultato" | VIDEO

SPORT - Il Pontedera è stato sbaragliato dalla prova di forza del Cesena e per il tecnico di casa Massimiliano Canzi ci sono solo i cocci da sistemare. “Non abbiamo raccolto la mole di gioco prodotta nel primo tempo, poi dopo il 2-0 il Cesena ha giustificato il risultato”, ha detto a fine partita.

Thumbnail CALCIO: Canzi a mani vuote, "Il Cesena ha giustificato il risultato" | VIDEO

CALCIO: Toscano dopo Pontedera, "Complimenti per la reazione" | VIDEO

SPORT - “Faccio i complimenti ai miei ragazzi per la reazione”, ha detto il tecnico Domenico Toscano dopo la convincente prestazione del Cesena sul terreno del Pontedera. L’allenatore ha aggiunto, “non era facile dopo la gara con la Fermana”.

Thumbnail CALCIO: Toscano dopo Pontedera, "Complimenti per la reazione" | VIDEO

BOLOGNA: Al via le misure sperimentali per l’efficientamento dell’illuminazione pubblica | VIDEO

ATTUALITÀ - Al via le misure sperimentali finalizzate all’attuazione del piano di efficientamento degli impianti di pubblica illuminazione del comune di Bologna. Tutto questo a partire dal primo febbraio 2023 dove le zone interessate riguarderanno sei quartieri. Il piano sperimentale approvato dalla giunta tra le diverse misure prevede l’accensione di tutto l’impianto di pubblica illuminazione posticipata di 10 minuti e lo spegnimento invece anticipato di 3 minuti, mentre nei parchi e nelle zone verdi cittadine il flusso luminoso sarà ridotto del 50% fino alle ore 22 e del 70 % dalle 22 fino allo spegnimento degli impianto. Sul 2023 questo piano porterà a un risparmio sui costi energetici ipotizzabile in circa 1 milione di euro. Il piano porterà a una riduzione del’8% di energia elettrica, pari al consumo di  oltre 500 famiglie, un riduzione di 220 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) e una riduzione di 800 tonnellate di CO” all’anno.

Thumbnail BOLOGNA: Al via le misure sperimentali per l’efficientamento dell’illuminazione pubblica | VIDEO