LONGIANO: Innovare nella tradizione – Nuove reti e nuovi modelli per uno sviluppo sostenibile dell’ Appennino

LONGIANO: Innovare nella tradizione – Nuove reti e nuovi modelli per uno sviluppo sostenibile dell’ Appennino

Creare nuove reti e nuovi modelli, ma soprattutto mirare a uno sviluppo sostenibile che sappia coniugare innovazione e tradizione. Questo il tema centrale dell’ incontro promosso da Confcooperative di Forlì- Cesena, dal titolo: “Innovare nella tradizione – Nuove reti e nuovi modelli per uno sviluppo sostenibile dell’ Appennino” che si è tenuto martedì presso il castello Malatestiano di Longiano a cui sono intervenuti Mirco Coriaci, direttore di Confcooperative Forlì- Cesena; Liviana Zanetti, presidente Apt servizi; Bruno Biserni, presidente Gal – L’Altra Romagna; Riccardo Cappelli, responsabile di StartCoop; Luca Santini, presidente del Parco nazionale delle foreste Casentinesi; Gabriele Zelli, consigliere provinciale con delega al turismo e alla cultura e Gaspare Caliri responsabile del progetto “Co?Tour”( una mappatura territoriale che si svolge sulle nove province con delle declinazioni del tutto particolari luogo per luogo, alla ricerca di quelle realtà che stanno portando innovazione nel concetto di mutualità).Il Direttore di Confcooperative Forlì- Cesena, Mirco Coriaci: “ Credo che il nostro territorio collinare sia una somma di peculiarità e di eccellenze che uniscono la tradizione alla parte innovativa.” Aggiunge inoltre Coriaci: “Puntiamo moltissimo sul turismo sostenibile: mettere in rete aziende che a loro volta si mettono in rete con altri territori al fine di soddisfare i bisogni dell’utente finale. L’obiettivo è quello di tessere una rete che abbia tutte le caratteristiche per permanere: una struttura leggera e non vincolante che però permetta a tutti coloro i quali si ritrovino all’interno di questa filosofia di poter procedere a realizzare qualcosa di tangibile e duraturo. In questo momento c’è una grande attenzione da parte del settore pubblico verso questa dorsale, questo patrimonio tipico di alcune regioni d’Italia. E’ chiaro che questo sostegno è importante, ma ancora di più lo è l’animazione e il fatto di poter trarre motivi di soddisfazione anche imprenditoriali per coloro i quali su questi territori vivono e hanno intenzione di rimanere.”


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