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Thumbnail EMILIA-ROMAGNA: De Pascale, “giunta in arrivo, non c'è nessun nodo Bologna”

EMILIA-ROMAGNA: De Pascale, “giunta in arrivo, non c'è nessun nodo Bologna”

POLITICA - Manca sempre meno alla formazione della nuova giunta regionale a guida De Pascale, col neogovernatore che a Bologna, a margine della firma di un protocollo di intesa con l'Inps, ha replicato ad alcuni mal di pancia di chi tema la presenza predominante di esponenti del capoluogo nella sua squadra di governo, rassicurando: “Si terrà conto di pluralismo territoriale, competenze e consenso” “Non c'è nessun nodo Bologna, sto valutando tutti i profili da tutta la regione, che è plurale. Questo è un principio che difendo, non è una regione che va omogeneizzata, sarebbe una mancanza di rispetto. Però non dimentichiamo che gli assessori si occupano di tutto il territorio”. Manca sempre meno alla formazione della nuova giunta regionale a guida De Pascale. L'insediamento sarà il prossimo 13 dicembre, l'entrata in funzione il 14 e la presentazione ufficiale qualche giorno prima. Ad assicurarlo è proprio il neogovernatore, a margine della firma, affidata all'assessore Vincenzo Colla, di un protocollo d'intesa fra Regione e Inps per migliorare lo scambio di dati e accesso ai rispettivi sistemi informatici, rendendo così più agevoli e rapidi procedimenti amministrativi in materia di invalidità civile, collocamento mirato e politiche sul lavoro. Grazie all'accordo, resi più efficaci analisi di mercato del lavoro e le comunicazioni ai cittadini. “È un primi protocollo inedito -spiega il presidente nazionale dell'Inps, Gabriele Fava- proprio per andare a intercettare il fabbisogno del territorio e rispondere tempestivamente, creando occupazione”. Niente quote provinciali, tornando alle questioni politiche, è la replica dunque di De Pascale ai mal di pancia di questi giorni proprio su un'eventuale presenza predominante di esponenti del capoluogo nella nuova squadra di governo regionale. “Nella valutazione complessiva di una giunta gli elementi sono tre -sintetizza dunque il neo presidente-: il pluralismo territoriale, le competenze e anche ovviamente nel complesso il consenso”. Battuta finale per De Pascale a chi gli chiede qualcosa in più riguardo la sua presenza annunciata per un incontro sull'autonomia alla kermesse di Fdi ad Atreju, alla quale non è stata invece invitata la segretaria dem Elly Schlein. “Perchè spero di convincere Fratelli d'Italia a tornare indietro sull'autonomia, io a riguardo ho un'idea diversa”.

Thumbnail BOLOGNA: Spaccio e degrado all'Ex Stamoto, nasce il comitato dei residenti

BOLOGNA: Spaccio e degrado all'Ex Stamoto, nasce il comitato dei residenti

Spaccio, microcriminalità e occupazioni abusive: i residenti che vivono nei pressi dell'ex Caserma Stamoto, a Bologna, sono esasperati e per questo hanno dato vita ad un comitato, per chiedere soluzioni definitive al degrado che da anni interessa area, da oltre 13 ettari, che il Comune, tramite un accordo con il Demanio, dovrebbe riqualificare realizzando appartamenti e parcheggi Nasce a Bologna il comitato Ex Stamoto, con una trentina di residenti, e le adesioni in aumento anche da parte di esercenti, che si sono riuniti per chiedere soluzioni una volta per tutte al degrado dentro e attorno l'immensa area dell'ex caserma Stamoto, appunto, abbandonata da anni e teatro perenne di spaccio, bivacchi, occupazioni e sgomberi. Oltre a rave party, piantagioni illegali e stoccaggio di stupefacenti. Chi vive in zona non ne può più. “Ormai da anni è soggetta a degrado, spaccio e microcriminalità che ruotano intorno a questi edifici abbandonati, che diventano ottimi nascondigli per attività illecite” spiega Barbara Consolini una delle fondatrici del comitato. Ne fa parte anche Andrea Leone, che aggiunge: “Qualche macchina danneggiata, ragazzini importunati da chi entra ed esce dall'area e poi c'è tutto il contorno di gente che va a comprare”. Il comitato chiede maggior ascolto e coinvolgimento, più sorveglianza, ma soprattutto risposte concrete, anche temporanee, in attesa che prendano forma i progetti annunciati da tempo per l'area. “Il fatto che sia chiusa -riprende Leone- è una ragione in più perchè si crei questa situazione. La recinzione ormai serve solo a loro per difendersi”. Fra le proposte, un attraversamento pedonale o dei parcheggi provvisori. “È una zona con tante scuole e anziani, c'è bisogno di tornare alla sua tranquillità” continuano i promotori del comitato. Di proprietà del Demanio, l'ex caserma è dentro un accordo fra Bologna e Roma per un progetto di riqualificazione che dovrebbe portare qui alloggi per studenti, piani di edilizia sociale e due parcheggi. “Si era parlato anche di una collaborazione con l'università -conclude Leone-. Noi come comitato vorremmo anche essere informati sullo stato di avanzamento di queste trattative”.

Thumbnail CESENA: Talk24, Morrone ripropone la Regione Romagna | VIDEO

CESENA: Talk24, Morrone ripropone la Regione Romagna | VIDEO

Contare di più in Regione, una richiesta già fatta da diversi esponenti del centrodestra che chiedono più consiglieri regionali romagnoli in Emilia-Romagna. Lo ha ribadito Jacopo Morrone durante la trasmissione Talk 24 condotta da Ludovico Luongo. "Noi siamo circa un milione e duecento, un milione e trecento mila abitanti e purtroppo ogni volta gli eletti sono inferiori a quello che dovrebbe essere il numero ideale. Dovremmo avere circa 14 consiglieri regionali che ci rappresentano in Emilia-Romagna. Stavolta ne abbiamo dieci, l'altra volta ne avevamo nove. Perché questo? Perché c'è una legge elettorale che penalizza anche sotto questo aspetto la Romagna e non che a me interessi per avere un consigliere regionale in più, un consigliere regionale in meno. Però avere più rappresentanza, a prescindere dal partito politico di appartenenza, significa contare di più”, spiega Jacopo Morrone, deputato e segretario Lega Romagna. Non è di questa idea Paolo Lucchi, ex sindaco di Cesena e ora presidente di Legcoop Romagna: “potrei rispondere a Jacopo Morrone con una battuta. Avere il presidente della regione Emilia-Romagna, che è un romagnolo, un po' aiuta in questo caso. Voglio invece fare un ragionamento più serio. A me è capitato nel corso della vita di fare più parti in commedia. Mi è capitato nell'ordine di fare il consigliere regionale, il sindaco di una città come Cesena e oggi presiede una associazione di categoria di ambito romagnolo. Devo dire che in tutte le parti non mi è mai capitato di vedere la Romagna penalizzata rispetto all'Emilia”. Si torna a parlare quindi di Regione Romagna. “Regione Romagna è sicuramente l'obiettivo, l'obiettivo finale, anche in vista di quello che sarà la nuova autonomia, dove saranno andate deleghe alle regioni. Se si potesse fare Regione Romagna domani mattina ne gioveremmo tutti, imprenditori, artigiani, famiglie, qualsiasi tessera di appartenenza. Quindi questo penso sia scontato”, conclude Morrone.


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