8 GIUGNO 2025

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8 GIUGNO 2025 - 09:57


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EMILIA-ROMAGNA: Referendum, seggi aperti per i 5 quesiti su lavoro e cittadinanza

Sono 330 i comuni dell’Emilia-Romagna chiamati alle urne l’8 e 9 giugno per i referendum abrogativi che riguardano temi centrali come il lavoro e la cittadinanza. Oggi, domenica, si vota dalle 7 alle 23, mentre domani, lunedì 9 giugno, i seggi saranno aperti dalle 7 alle 15. A essere coinvolti nella consultazione sono 3.370.692 elettori, di cui 1.640.313 uomini e 1.730.379 donne, distribuiti su 4.537 sezioni elettorali in tutta la regione. 

Tra le novità, si conferma la sperimentazione del voto fuorisede, già introdotta in occasione delle elezioni europee del 2024. Sono 12.707 gli elettori che hanno richiesto di votare in un comune diverso da quello di residenza: 8.366 per motivi di studio, 4.620 per motivi di lavoro e 81 per ragioni sanitarie.

Il portale ufficiale della Regione Emilia-Romagna dedicato alle elezioni offre tutte le informazioni utili per gli elettori: i testi integrali dei quesiti, le istruzioni su come si vota, i fac-simile delle schede e l’archivio con i risultati delle consultazioni precedenti. Il sito è stato realizzato dall’Agenzia di informazione e comunicazione della Giunta, in collaborazione con l’Assemblea legislativa.




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EMILIA-ROMAGNA: "Spopolamento inevitabile", preoccupa il futuro della aree interne | VIDEO

Preoccupano le informazione contenute nel piano del governo sul rilancio della aree interne del paese. In alcune zone il declino viene definito “irreversibile”. Se ne è parlato anche in Regione «Un percorso di spopolamento irreversibile» per aree che «hanno bisogno di un piano mirato che le accompagni in un processo di cronicizzazione del declino e dell’invecchiamento». È quanto si legge a pagina 45 del Piano Strategico delle Aree Interne, pubblicato pochi giorni fa dal Governo e contenente le linee guida per contrastare lo spopolamento delle zone interne del Paese. Il documento, oltre a illustrare i fondi stanziati – 310 milioni di euro per il periodo 2021-2027 – suddivide le aree interne in base agli obiettivi demografici: da un lato quelle su cui si può puntare per una inversione di tendenza, dall’altro quelle in cui il declino demografico viene considerato inevitabile. Un quadro che preoccupa Maurizio Fabbri, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna: «Il nuovo piano del Governo legittima la rassegnazione», ha dichiarato in aula. In Emilia-Romagna, le aree interne comprendono circa 130 comuni, per un totale di oltre mezzo milione di abitanti, pari al 12% della popolazione regionale. Nel documento governativo non è specificato quali comuni rientrino esattamente nelle aree a rischio di spopolamento, ma preoccupa l’approccio, che sembra andare in controtendenza rispetto a quanto sta avvenendo in alcune zone montane: nel biennio 2022-2023, si contano 100.000 nuovi residenti nelle aree montane a livello nazionale. Il rischio, secondo molti, è quello di sovraccaricare le città. «Il futuro dell’Italia non può essere scritto solo lungo le dorsali metropolitane – ha spiegato Fabbri –. Le aree interne coprono il 60% del territorio nazionale e rappresentano un patrimonio da valorizzare, con investimenti in infrastrutture, sanità, istruzione e digitale».