27 MAGGIO 2025

13:56

NOTIZIA DI POLITICA

DI

376 visualizzazioni


27 MAGGIO 2025 - 13:56


NOTIZIA DI POLITICA

DI

376 visualizzazioni



BOLOGNA: Assemblea nazionale Confindustria, costo dell’energia in primo piano | VIDEO

Non solo dazi e scenari di guerra internazionali: a preoccupare gli industriali nel nostro Paese è soprattutto il costo sempre più insostenibile dell’energia, com’è stato ricordato nel corso dell’assemblea annuale di Confindustria, che si è appena tenuta a Bologna. Presenti in prima fila anche la premier Giorgia Meloni e la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola

Dazi, guerre, ma soprattutto costi energetici sempre più insostenibili. Questi i temi al centro dell’assemblea annuale di Confindustria, ospitata quest’anno all’EuroAuditorium di Bologna. Presenti non solo il gotha dell’imprenditoria regionale e nazionale, ma anche mezzo governo, il , esponenti politici bibartisan. In prima fila la premier Meloni e la presidente del Parlamento europeo Metsola, con il presidente Orsini che nella sua relazione ha parlato anche di semplificazione, errori nelle scelte comunitarie fatte finora “che hanno indebolito la nostra competitività”, puntando il dito soprattutto sul Green Deal, ed ha proposto un piano industriale straordinario per il rilancio del Paese, prevedendo investimenti per almeno 8 miliardi di euro l’anno nei prossimi tre anni, con l’auspicio di estenderli a cinque, così da raggiungere una crescita del PIL del 2%. Al termine dell’assemblea, con contestazione nei paraggi tenuta alla larga dall’imponente cordone di sicurezza, Metsola e Meloni hanno visitato il vicino Tecnopolo.




ALTRE NOTIZIE DI POLITICA

EMILIA-ROMAGNA: "Spopolamento inevitabile", preoccupa il futuro della aree interne | VIDEO

Preoccupano le informazione contenute nel piano del governo sul rilancio della aree interne del paese. In alcune zone il declino viene definito “irreversibile”. Se ne è parlato anche in Regione «Un percorso di spopolamento irreversibile» per aree che «hanno bisogno di un piano mirato che le accompagni in un processo di cronicizzazione del declino e dell’invecchiamento». È quanto si legge a pagina 45 del Piano Strategico delle Aree Interne, pubblicato pochi giorni fa dal Governo e contenente le linee guida per contrastare lo spopolamento delle zone interne del Paese. Il documento, oltre a illustrare i fondi stanziati – 310 milioni di euro per il periodo 2021-2027 – suddivide le aree interne in base agli obiettivi demografici: da un lato quelle su cui si può puntare per una inversione di tendenza, dall’altro quelle in cui il declino demografico viene considerato inevitabile. Un quadro che preoccupa Maurizio Fabbri, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna: «Il nuovo piano del Governo legittima la rassegnazione», ha dichiarato in aula. In Emilia-Romagna, le aree interne comprendono circa 130 comuni, per un totale di oltre mezzo milione di abitanti, pari al 12% della popolazione regionale. Nel documento governativo non è specificato quali comuni rientrino esattamente nelle aree a rischio di spopolamento, ma preoccupa l’approccio, che sembra andare in controtendenza rispetto a quanto sta avvenendo in alcune zone montane: nel biennio 2022-2023, si contano 100.000 nuovi residenti nelle aree montane a livello nazionale. Il rischio, secondo molti, è quello di sovraccaricare le città. «Il futuro dell’Italia non può essere scritto solo lungo le dorsali metropolitane – ha spiegato Fabbri –. Le aree interne coprono il 60% del territorio nazionale e rappresentano un patrimonio da valorizzare, con investimenti in infrastrutture, sanità, istruzione e digitale».