BOLOGNA: Attivisti, cultura e società civile in piazza contro il riarmo
Mondo della cultura e della società civile in piazza a Bologna per dire no al riarmo, con un reading poetico (e non solo) organizzato senza “alcun cappello politico”, sottolineano i promotori. Presente anche una giovane donna gazawa fuggita dalla Striscia, oltre a numerosi comitati, attivisti e artisti
“A Gaza non c’è più niente, non c’è più vita” racconta una giovane donna gazawa finalmente al riparo, con le immagini di morte e distruzione nella Striscia impossibili da ricordare senza sofferenza, presente al reading di voci per il disarmo, organizzato in Piazza Nettuno a Bologna, su iniziativa, dal basso, di Valerio Minnella, tra i fondatori di Radio Alice, e Beppe Bottaro. Titolo: “La guerra non ci dà pace”. A rispondere presente, alternandosi al microfono, mondo della cultura e società civile. Artisti, comitati, attivisti e anche studenti dei licei Copernico e Minghetti. “È un’organizzazione che non ha nessun cappello partitico -assicura Bottaro – ma nasce dall’esigenza di amici e compagni di portare in piazza un altro modo di guardare questi tempi brutti”. “Le piazze del Pd non sono le nostre, noi abbiamo le stesse idee da cinquant’anni -dice invece Minnella- no armi, no guerre, no morti”. In piazza anche Alessandro Bergonzoni, che conclude: “Prima si poteva fare qualcosa? Non riesco a pensare che siamo solo la nostra patria e la nostra Europa”.
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In Commissione Territorio è stato illustrato il progetto di legge regionale sugli affitti brevi, suscitando una netta contrapposizione tra i relatori. Simona Larghetti (AVS), relatrice di maggioranza, ha difeso la legge come uno strumento di equità sociale, capace di rispondere alle diverse necessità dei Comuni in base alle peculiarità territoriali. In particolare, ha sottolineato l’importanza di offrire ai Comuni flessibilità nella gestione della tensione abitativa e della ricettività turistica. Al contrario, Francesco Sassone (FdI), relatore di minoranza, ha criticato il provvedimento definendolo privo di specifiche e finalità chiare, lamentando la mancanza di dati sul reale impatto degli affitti brevi sul mercato abitativo. Sassone ha anche contestato il rischio di una lesione del diritto di proprietà privata, accusando la legge di penalizzare i proprietari di singoli appartamenti destinati a locazione breve. Il progetto prevede una nuova classificazione urbanistica per gli immobili destinati agli affitti brevi, stabilendo che spetterà ai Comuni definire dove tale attività sarà consentita o limitata. Inoltre, gli immobili dovranno rispettare rigorosi standard di sicurezza e qualità edilizia, mentre i Comuni potranno modulare i contributi di costruzione in base ai cambi di destinazione d’uso. L’iter della legge sugli affitti brevi continuerà martedì 11 novembre con l’udienza conoscitiva con gli stakeholders, mentre mercoledì 19 novembre è prevista la discussione generale. L’esame dell’articolato avverrà mercoledì 26 novembre, al termine il provvedimento verrà licenziato in vista del passaggio finale dell’Aula dell’Assemblea legislativa.