14 APRILE 2025

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14 APRILE 2025 - 13:08


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BOLOGNA: Banche in fuga dall’Appennino, sindaci in presidio | VIDEO

Sindaci, ma anche associazioni di categoria, sindacati ed esponenti degli enti locali, in presidio a Bologna, davanti agli uffici di Intesa San Paolo, contro la decisione del gruppo di chiudere diverse filiali e sportelli in Appennino

Sindaci, istituzioni locali, associazioni di categoria e sindacati in presidio insieme, davanti agli uffici di Intesa San Paolo di Piazza Minghetti, a Bologna, contro la decisione del gruppo di chiudere alcune agenzie e sportelli in Appennino. Il 21 giugno, scoprendolo solo pochi giorni fa, assicura la sindaca Barbara Panzacchi, sarà il turno della filiale di Monghidoro, mentre nei prossimi mesi accadrà lo stesso a Pian Del Voglio, frazione di San Benedetto. Il timore è che l’elenco delle chiusure continui a crescere; consegnata in istituto anche una raccolta firme. “L’Appennino è un valore è un valore dal punto di vista economico e sociale e di conseguenza bisogna garantire servizi a famiglie e imprese” spiega Giancarlo Tonelli, di Ascom-Confcommercio. “Lo stesso problema in passato si era posto con gli uffici postali e con un’azione molto concertata è stato trovato un accordo: lo stesso andrebbe fatto in questo caso” commenta invece Giovanni Battista Pasini, presidente regionale di Uncem, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani. "Ci dicono che basta l’home banking, ma è una scelta grave, che impoverisce il territorio” spiegano dalla piazza, ricordando come al momento proprio Poste e Bcc restino fra le poche realtà ancora presenti, ma non bastano. “Siamo qui perché rappresentiamo i pensionati, i più fragili, che per quanto riguarda tutti i sistemi elettronici sono in grosse difficoltà – conclude Erio Frison di Spi Cgil Bologna- Credo sia veramente importante potere dimostrare la nostra contrarietà rispetto a una politica che guarda sempre più agli interessi dei capitali e non dei cittadini”.




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RAVENNA: Liste chiuse, i candidati sindaco salgono a 7 | VIDEO

E’ scaduto il termine per la presentazione delle liste elettorali a Ravenna. Vediamo allora chi sono i candidati definitivi alle prossime elezioni comunali. Alvaro Ancisi, Alessandro Barattoni, Nicola Grandi, Marisa Iannucci, Maurizio Miserocchi, Giovanni Morgese e Veronica Verlicchi: questa è la lista definitiva, in ordine alfabetico, dei candidati sindaco di Ravenna che, tra poche settimane, si sfideranno alle urne per la nuova guida della città. Il termine per la presentazione delle domande è scaduto sabato a mezzogiorno. Il primo a candidarsi era stato Alessandro Barattoni, segretario del Pd, il cui nome era stato avanzato già in estate con l’appoggio di tutto il centrosinistra. Situazione diversa nel centrodestra: la Lega ha deciso di appoggiare Alvaro Ancisi, insieme alla Lista per Ravenna e al Popolo della Famiglia, mentre Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno puntato su Nicola Grandi. Tre i cosiddetti outsider: Veronica Verlicchi, capogruppo della Lista Civica La Pigna; Marisa Iannucci di Potere al Popolo; e Giovanni Morgese, appoggiato dalla Democrazia Cristiana. C’è stato il tempo anche per un’ultima sorpresa: la candidatura di Maurizio Miserocchi, ex funzionario comunale, che correrà con la lista “Ravenna per il Centro”, portando così a sette il numero dei candidati definitivi. Il tutto mentre manca ormai meno di un mese alle elezioni. Si vota sabato 24 e domenica 25 maggio. Un eventuale ballottaggio è invece fissato per l’8 e 9 giugno.