BOLOGNA: Magistrati in sciopero contro la riforma della giustizia |VIDEO
Nuova mobilitazione della magistratura, anche a Bologna, contro la riforma della giustizia e la separazione delle carriere. “È un atto punitivo contro di noi- commentano i vertici regionali dell’Anm -, ci saranno pubblici ministeri soggetti al potere esecutivo e i processi non si abbrevieranno di un giorno”
Giornata di mobilitazione nazionale delle toghe, anche a Bologna, contro riforma della giustizia e separazione delle carriere. Uno sciopero annunciato già da tempo, nel bel mezzo di uno scontro aperto fra esecutivo e magistratura ormai da mesi, con ampia adesione, anche da moltissimi giovani magistrati entrati in funzione nell’ultimo anno, si sottolinea davanti al tribunale, prima di un’assemblea aperta alla cittadinanza, per spiegarne meglio ragioni e preoccupazioni. “Mai come in questo momento abbiamo bisogno di giudici che nell’esercizio delle loro funzioni siano indipendenti” ricorda, citando la strage del due agosto e le tante altre dei periodi più cupi nella storia democratica del Paese, Pasquale Liccardo, presidente del Tribunale di Bologna. Eleonora Pirillo, consigliere di Corte d'Appello e presidente della Giunta Anm Emilia-Romagna, aggiunge: “Questa non è una riforma sulla giustizia, ma una riforma della magistratura, cioè una riforma punitiva nei confronti della magistratura. Quello che ci teniamo a dire è che è una riforma che non cambierà nulla rispetto al servizio giustizia che noi siamo chiamati a dare ai cittadini ed è proprio questo che riteniamo sia importante da ribadire e da comunicare alla cittadinanza. I processi non si abbrevieranno di un giorno". “Creazione di un corpo autonomo di pubblici ministeri non esiste in nessuna parte del mondo, questo ci conduce sulla strada di Paesi come Ungheria e Polonia, dove le ingerenze nella magistratura sono pesanti” attacca infine Stefano Celli, sostituto procuratore di Rimini e vice segretario generale dell’Anm.
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