20 GENNAIO 2025

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20 GENNAIO 2025 - 16:41


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BOLOGNA: Lavori quasi finiti al Navile, a bando 33 appartamenti | VIDEO

Aperto fino a fine febbraio un bando per l’affitto, a canone concordato, di 33 nuovi appartamenti di Acer, in fase di ultimazione, all’ex mercato ortofrutticolo del quartiere Navile, a Bologna. “Saranno destinati alla cosiddetta fascia grigia, cioè chi non riesce a permettersi né un affitto e né una casa popolare”, spiega la vicesindaca

Aperto a Bologna, fino a fine febbraio, il bando per 33 abitazioni di edilizia sociale tra via Bassani e via Masina, al Navile. I lavori al cosiddetto “lotto G1” all’ex mercato ortofrutticolo del quartiere sono in fase di ultimazione. “Adesso stiamo facendo le sistemazioni esterne, da qua a fine gennaio, inizi febbraio, per poi poter fare l’oper day e la consegna già ad aprile” assicura il presidente di Acer, Marco Bertuzzi, che aggiunge: “Gli alloggi vanno da 52 a 88 metri quadri, a canone calmierato per Isee che vanno da 9.630 euro in su, secondo i requisiti regionali. È un’opportunità in questo momento unica -continua- perché parliamo di un canone medio di 500 euro”. Composto da quattro corpi di fabbrica, l’edificio si sviluppa su tre e quattro piani, con cappotto e serramenti ad alte prestazioni, appartamenti accessibili, ascensori e piatti doccia a raso. “Il bando lo abbiamo costruito insieme ad Acer, ma anche ai sindacati di inquilini, coi quali negli anni abbiamo ragionato anche su specifiche condizioni di criticità -spiega la vicesindaca, con delega alla casa, Emily Clancy – e quindi è un bando rivolto alla cosiddetta fascia grigia, cioè chi non riesce ad accedere alla casa popolare o agli attuali prezzi di mercato. Possono partecipare inoltre lavoratori dipendenti ma anche atipici e ci sono punteggi specifici per donne che escono da situazioni di violenze di genere. Diciamo che abbiamo davvero costruito un avviso -conclude Clancy – che risponde alle necessità della città in questo momento”.




ALTRE NOTIZIE DI POLITICA

RAVENNA: Nessun declassamento per la dogana del porto, intervista al direttore Adm

“Nessun declassamento, anzi, è previsto un potenziamento dell’ufficio con nuove unità nel personale: l’unica modifica riguarda la rimodulazione alla retribuzione al dirigente”. Così il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, replica e prova spegnere definitivamente, ai nostri microfoni, le polemiche attorno al futuro dell’ufficio dogane al porto di Ravenna “È strumentale parlare di declassamento, tra l’altro è un sostantivo che usano anche per altri uffici dirigenziali, ma qui c’è soltanto una rimodulazione di una voce specifica della retribuzione a capo dell’ufficio di Ravenna”. Nessun declassamento. Il direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, in visita a Bologna, ribadisce l'infondatezza delle notizie circolate nei giorni scorsi, riguardo la presunta decisione di declassare da prima a terza fascia l’ufficio delle dogane del porto di Ravenna nell’ambito della sua riforma, attuativa di un decreto del 2012, avviata quasi un anno fa. Una polemica nata dopo un’interpellanza a Montecitorio della deputata dem Ouidad Bakkali, con una vera e propria levata di scudi anche da parte di sindacati e politica locale. È in corso una riorganizzazione territoriale per garantire maggiore efficienza operativa, aveva subito fatto sapere l’Adm con una nota, aggiungendo che, al contrario, è previsto un rafforzamento dell’agenzia al porto ravennate, col personale che da 63 passera a 72 unità e posizioni di elevata responsabilità che saranno raddoppiate. Stop, dunque, alle polemiche. “Questo accade, è fisiologico, la riforma in realtà sta entrando nella sua parte finale -continua Alesse – quindi è giusto chiedere interlocuzione all’agenzia e stiamo dando in realtà spiegazioni, non abbiamo problemi a farlo. Si tratta di una riforma equilibrata che poggia poi sul numero e sul volume di affari dirigenziali che ciascun ufficio andrà a governare”. L’infondatezza delle preoccupazioni rappresentate, si legge ancora nella nota, derivano esclusivamente dalla riqualificazione della retribuzione del dirigente, che viene portata da 142.434 euro a 133.137. Ravenna, rimarca pertanto Alesse, infine, resta un porto strategico. “Lo ribadisco -conclude – non cambia nulla. Poi sono realtà in completo divenire, quindi se la riforma dovrà essere revisionata alla luce di un aumento della voce del volume degli affari che ciascun ufficio gestisce, andremo a rivedere la riforma. Nulla è eterno”.