14 GENNAIO 2025

09:21

NOTIZIA DI POLITICA

DI

255 visualizzazioni


14 GENNAIO 2025 - 09:21


NOTIZIA DI POLITICA

DI

255 visualizzazioni



FORLÌ-CESENA: Morrone (Lega), "i servizi non si toccano"

La Fiera non si tocca, ma anche questura e motorizzazione lo ha detto a gran voce l'onorevole Jacopo Morrone in testa a tutti i rappresentanti locali della Lega  durante un incontro in cui ha voluto trattare la questione dei servizi del territorio.

"La Fiera non si tocca è un servizio importante strategico per la città di Forlì, ma per tutto il forlivese e anche per la provincia di Forlì Cesena. Stiamo subendo un attacco dal Presidente della provincia,  Lattuca, ma anche dal Presidente della Camera di Commercio che ha detto di voler uscire dalle quote della società della Fiera. E' una Fiera  che va incrementata, stiamo valutando insieme alla Fiera di Rimini un'integrazione, uno sviluppo soprattutto sulla convegnistica, ma sicuramente una  Fiera che non va smantellata. Un invito al Presidente della Camera di Commercio a fare un passo indietro. Faremo sì che la Fiera si possa sviluppare in positivo e non in negativo come invece vorrebbero, a questo punto, Battistini o il Presidente della provincia. Invito il Presidente Battistini di fare un passo indietro. Evidentemente ha fatto il passo più lungo della gamba perché ha dichiarato che sarebbe uscito.Poi mi sembra di leggere sulla stampa, che numerosi presidenti e associazioni di categoria, lo abbiano invitato a ripensarci".

Riprendendo un'intervista uscita sulla stampa locale in cui il Sindaco di  Cesena e Presidente della provincia Enzo Latuca, ipotizza lo spostamento di  Questura e motorizzazione a Cesena, Morrone commenta:

"Depredare  un servizio importante come la Questura a Forlì per portarla a Cesena penso non dia nulla.Ci vuole naturalmente una collaborazione,  bisogna cercare di portare più risorse, però portare via un servizio rispetto all'altro penso sia un dispetto che si fa a un comune limitrofo, probabilmente perché non ha lo stesso colore politico o perché non siede nella segreteria di partito.  Qual è la motivazione? Io penso che i servizi vadano aumentati per i nostri cittadini, a prescindere che siano di Forlì o di Cesena, non che si debba depredare o sottrarre un servizio o un presidio importante come la Questura", conclude Morrone.




ALTRE NOTIZIE DI POLITICA

RAVENNA: Nessun declassamento per la dogana del porto, intervista al direttore Adm

“Nessun declassamento, anzi, è previsto un potenziamento dell’ufficio con nuove unità nel personale: l’unica modifica riguarda la rimodulazione alla retribuzione al dirigente”. Così il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, replica e prova spegnere definitivamente, ai nostri microfoni, le polemiche attorno al futuro dell’ufficio dogane al porto di Ravenna “È strumentale parlare di declassamento, tra l’altro è un sostantivo che usano anche per altri uffici dirigenziali, ma qui c’è soltanto una rimodulazione di una voce specifica della retribuzione a capo dell’ufficio di Ravenna”. Nessun declassamento. Il direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, in visita a Bologna, ribadisce l'infondatezza delle notizie circolate nei giorni scorsi, riguardo la presunta decisione di declassare da prima a terza fascia l’ufficio delle dogane del porto di Ravenna nell’ambito della sua riforma, attuativa di un decreto del 2012, avviata quasi un anno fa. Una polemica nata dopo un’interpellanza a Montecitorio della deputata dem Ouidad Bakkali, con una vera e propria levata di scudi anche da parte di sindacati e politica locale. È in corso una riorganizzazione territoriale per garantire maggiore efficienza operativa, aveva subito fatto sapere l’Adm con una nota, aggiungendo che, al contrario, è previsto un rafforzamento dell’agenzia al porto ravennate, col personale che da 63 passera a 72 unità e posizioni di elevata responsabilità che saranno raddoppiate. Stop, dunque, alle polemiche. “Questo accade, è fisiologico, la riforma in realtà sta entrando nella sua parte finale -continua Alesse – quindi è giusto chiedere interlocuzione all’agenzia e stiamo dando in realtà spiegazioni, non abbiamo problemi a farlo. Si tratta di una riforma equilibrata che poggia poi sul numero e sul volume di affari dirigenziali che ciascun ufficio andrà a governare”. L’infondatezza delle preoccupazioni rappresentate, si legge ancora nella nota, derivano esclusivamente dalla riqualificazione della retribuzione del dirigente, che viene portata da 142.434 euro a 133.137. Ravenna, rimarca pertanto Alesse, infine, resta un porto strategico. “Lo ribadisco -conclude – non cambia nulla. Poi sono realtà in completo divenire, quindi se la riforma dovrà essere revisionata alla luce di un aumento della voce del volume degli affari che ciascun ufficio gestisce, andremo a rivedere la riforma. Nulla è eterno”.