10 GIUGNO 2024

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10 GIUGNO 2024 - 11:34


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RIMINI: Aeroporto, +35% passeggeri nei primi cinque mesi | VIDEO

Continua la crescita dell’aeroporto Fellini di Rimini. Nei primi cinque mesi dell’anno lo scalo gestito da Airiminum ha registrato un incremento dei passeggeri del 35% rispetto allo stesso periodo dello scorso. Numeri superiori persino al pre Covid.

 

Se l’aeroporto riminese fosse collegato anche con la Germania, la Francia, la Spagna e altre città del Regno Unito rispetto a Londra, potrebbe probabilmente festeggiare ancora di più. I primi cinque mesi dell’anno del resto sono stati positivi, anche senza questi mercati, dato che il tasso di crescita dei passeggeri è stato del 35% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Uno stato di salute che riporta il Fellini al pre Covid dato che rispetto al 2019 si è registrato un +3%.

In numeri assoluti, però, non parliamo ancora di cifre stratosferiche. I passeggeri totali fino al 31 maggio di quest’anno sono stati 84 mila e l’obiettivo dichiarato è di raggiungere quota 350 mila entro la fine dell’anno. Questo grazie ai nuovi voli che si sono aggiunti da questa stagione turistica e che comprendono, fra le altre, capitali europee come Praga, Riga e Vilnius.

Gli aerei vengono riempiti piuttosto facilmente, dato che il loro load factor, il tasso di riempimento, è in media dell’80%. La destinazione più gettonata è italiana, Cagliari che, attiva anche in inverno, ha fatto volare oltre 16 mila passeggeri. Sul podio, seguono Palermo e Budapest.

Ma per quanto riguarda l’estero, il primo mercato è l’Albania che da sola rappresenta il 29% del traffico aereo sul Fellini, seguita da Ungheria, Lituania e Repubblica Ceca. Uno scalo, dunque, che, per ammissione dello stesso amministratore delegato di Airiminum Leonardo Corbucci, ha un “enorme potenziale ancora non espresso”.




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BOLOGNA: FdI e Capezzone rilanciano i valori dell’Occidente | VIDEO

Una sala gremita e un dibattito acceso hanno animato il convegno promosso da Fratelli d’Italia alla Savoyer Agency, nel cuore di Bologna. Al centro dell’incontro, temi cardine dell’attualità politica: l’immigrazione, l’identità europea e i valori fondanti dell’Occidente. L’occasione è stata la presentazione dell’ultimo libro di Daniele Capezzone, "Noi e loro", intorno al quale si è articolata la riflessione. Capezzone, giornalista e opinionista politico, ha difeso con forza il modello occidentale: «Il sistema in cui viviamo – un po’ di libero mercato e democrazia elettorale – sarà pure imperfetto, ma resta la forma di convivenza meno violenta che l’umanità abbia sperimentato in millenni di storia».  Non sono mancate le critiche all’Unione Europea, giudicata inefficace nella gestione delle grandi crisi dell’ultimo decennio: «Dal 2008 a oggi – ha osservato Capezzone – non c’è stata una sola crisi in cui Bruxelles abbia avuto un ruolo positivo. A chi dice che serve più Europa, rispondiamo che serve piuttosto un’Europa meno invadente, che faccia meno cose e che regoli di meno». Il tema dell’immigrazione ha occupato una parte centrale del dibattito, analizzato anche alla luce dei recenti accordi bilaterali tra l’Italia e alcuni Paesi del Nord Africa. «Il nostro Paese – ha aggiunto l'eurodeputato Stefano Cavedagna – ha mostrato capacità di leadership a livello internazionale. Gli accordi con i Paesi del Sud e del Mediterraneo stanno dando risultati tangibili: più dell’80% dei migranti non aveva diritto all’asilo e oggi le partenze sono calate di oltre il 65%». Una linea politica netta, quella emersa dal convegno bolognese, in sintonia con le posizioni del partito di Giorgia Meloni, che punta su sovranità nazionale, controllo dei confini e valorizzazione delle radici occidentali. Temi destinati a restare centrali nel confronto politico nazionale ed europeo nei mesi a venire.