BOLOGNA: Scuole Besta, Lepore incontra i comitati contrari al progetto, cantiere sospeso | VIDEO
Centinaia di persone in presidio davanti al Comune e oltre due ore di confronto, a porte chiuse, come primo passo per un dialogo che rimane comunque molto difficile: dopo le ultime settimane di forti tensioni in città, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha incontrato per la prima volta i rappresentanti dei comitati contrari al cantiere delle nuove scuole Besta. Lavori che per il momento restano fermi e un tavolo aperto anche ai favorevoli al progetto, le novità emerse a fine giornata
Le posizioni restano completamente opposte, ma la volontà comune è quella di aprire un dialogo civile, in modo da archiviare definitivamente la tensione delle ultime settimane. Dopo oltre due ore a porte chiuse nella sala Dentoni di Palazzo D'Accursio, con in contemporanea la presenza di diverse centinaia di persone in presidio in Piazza Maggiore, il sindaco di Bologna Matteo Lepore e i rappresentanti dei comitati e dei collettivi contrari al cantiere delle nuove scuole Besta, sintetizzano così gli esiti dell'incontro. La prospettiva, per ora, è quella dell'apertura nelle prossime settimane di un tavolo di confronto, al quale far sedere anche i gruppi favorevoli al progetto ed esperti da ambo le parti, non prima però di un'assemblea fra le varie anime che, a questo punto, rimarranno ancora in presidio permanente al parco Don Bosco. “Il sindaco dice che finché durerà il dialogo non partirà il cantiere, rimarrà sospeso, e lui non chiamerà la forza pubblica per risolvere la questione” spiega al termine dell'incontro, ormai dopo le ore 21, Gianni De Giuli, rappresentante del Comitato No Besta. Continuando a difendere la linea dell'amministrazione, un ottimista Lepore, che nella stessa giornata ha incontrato anche consiglio di istituto e cittadini a sostegno del progetto, aggiunge: “Se qualcosa è mancato nella comunicazione ce ne assumiamo la responsabilità, però restiamo convinti che l'intervento riduca l'impatto sull'ambiente e sul parco. Credo che col dialogo possa anche nascere qualcosa di buono -conclude- ma se la buttiamo sulla politica o su altro, le distanze diventano difficili da colmare”.
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