24 MARZO 2024

10:02

NOTIZIA DI POLITICA

DI

665 visualizzazioni


24 MARZO 2024 - 10:02


NOTIZIA DI POLITICA

DI

665 visualizzazioni



EMILIA-ROMAGNA: Bonaccini in Europa? Il Pd al lavoro per le elezioni | VIDEO

Mancano pochi mesi alle elezioni europee e Bonaccini non ha ancora sciolto il nodo sulla sua possibile candidatura. Se il presidente della regione decidesse per Bruxelles ci potrebbero essere degli importanti stravolgimenti nel panorama politico regionale.

“Non credo che Bonaccini si candiderà perché questo significherebbe scappare dalle proprie responsabilità e sarebbe gravissimo”

“Lascio che Bignami dica quello che ritiene più giusto, non voglio aprire alcuna polemica visti i tanti problemi quotidiani che dobbiamo affrontare”

Questo il botta e risposta tra il viceministro Bignami e il presidente della Regione Bonaccini sulla questione della possibile candidatura del governatore alle prossime elezioni europee. Bonaccini, dopo la bocciatura del terzo mandato, si è detto a disposizione del Pd per una eventuale chiamata da Bruxelles e, entro pochi giorni, ci dovrebbe essere la conferma o la smentita del suo inserimento nella lista dei candidati. Nel primo caso si aprirebbe un effetto domino sul governo della regione, che potrebbe andare al voto in anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato, fissata nel 2025. Quel che è certo è che il Partito Democratico ha già cominciato a muoversi per costruire il programma per le prossime elezioni.

Il segretario regionale Tosiani sabato era a Casalecchio, dove nei prossimi mesi sono stati programmati una serie di incontri per discutere dei grandi temi che riguardano il territorio: lavoro, sanità, scuola e ambiente. Un ciclo di incontri ai quali parteciperà anche l’assessore Vincenzo Colla, considerato uno dei favoriti per la successione a Bonaccini. Assieme a lui ci sono altri due nomi che circolano da un po’: quello di Elisabetta Gualmini e quello di Michele De Pascale. La prima è già stata vicepresidente della Regione nel primo mandato di Bonaccini e attualmente è europarlamentare. Il secondo è il sindaco di Ravenna e presidente della provincia e viene considerata una delle personalità più in ascesa nel panorama politico romagnolo. Tutti sono in attesa di una decisione di Bonaccini e del Partito Democratico, che dovrebbe arrivare dopo pasqua.  




ALTRE NOTIZIE DI POLITICA

EMILIA-ROMAGNA: Maltempo, Priolo, "da destra becero sciacallaggio"

“Ci eravamo illusi per un attimo che, almeno stavolta, la destra non facesse becero sciacallaggio. Non è passata la notte che hanno invece già replicato il film dell'anno scorso, diffondendo fake news e moltiplicando attacchi ad uso e consumo elettorale. Il paradosso è che, dopo aver voluto contro tutto e tutti tenere la gestione della ricostruzione post alluvione a Roma, scaricano poi tutte le responsabilità sul territorio. È indecente sia dal punto di vista istituzionale che dal punto di vista morale". Così Irene Priolo, presidente facente funzioni dell'Emilia-Romagna, rispondendo a Fratelli d'Italia. "I fondi stanziati dal commissario - spiega - sono stati tutti impegnati e quelli ancora da liquidare sono relativi a cantieri in corso o completati, per i quali si stanno realizzando i collaudi. Complessivamente, subito dopo l’emergenza i lavori di ripristino del territorio hanno visto 402 interventi immediati: 130 già completati, 158 quelli in corso e 114 in progettazione. Il tutto per un investimento totale di circa 343 milioni di euro, tra somme urgenze, urgenze e programmazione di fondi regionali.Gli interventi urgenti sui fiumi, in particolare, sono tutti realizzati o in corso: sono 152 per oltre 137 milioni. Inoltre, si contano altri 298 interventi (di cui 148 già conclusi) di difesa idraulica per 267,5 milioni e per quanto riguarda i collegamenti viari, gli interventi sono in tutto 3.369, per oltre 790 milioni", aggiunge Priolo. "Ricordo infine che tutti gli interventi programmati sin qui dal Commissario e realizzati da Regione, Enti locali e consorzi avevano l'obiettivo di ripristinare le infrastrutture esistenti: argini, canali, strade, ecc. Ma per reggere eventi di questa portata, come ci hanno indicato tutti gli esperti incaricati, occorrono interventi strutturali di più ampio respiro. Sono quelli individuati dal piano della ricostruzione che abbiamo concordato col Commissario e che attendiamo con impazienza che sia approvato. Per realizzarlo serviranno molti miliardi di euro e ci aspettiamo che stavolta il Governo non rispedisca al mittente queste richieste sacrosante, avendole peraltro quantificate anche alla Commissione europea. In questi giorni si sta approntando la legge di bilancio e ci aspetto che il Governo sia conseguente e gli stessi che oggi attaccano siano poi coerenti nel loro voto in Parlamento", conclude. LA POSIZIONE DI FRATELLI D'ITALIA "È vergognoso quanto sta avvenendo nella mia Romagna. Ancora frane, allagamenti, rotture, inondazioni, famiglie sfollate. Il Governo ha messo a disposizione della agenzia per la sicurezza territoriale ben 94 mln di euro ma ne sono stati spesi solo 49, mentre per la sicurezza idraulica ne ha stanziati 120 mln di cui al momento non è stato speso un euro. Alla Provincia di Ravenna sono stati assegnati 34,6 mln di cui spesi solo 1,5. Evidentemente sia il PD regionale che De Pascale sono stati troppo impegnati nella campagna elettorale delle amministrative prima e delle regionali adesso tanto da non aver avuto tempo di mettere a terra e realizzare i progetti che avrebbero messo in sicurezza il nostro territorio ed evitato nuovi e ingenti danni. Nel mio Comune, Brisighella, alcune frazioni sono nuovamente isolate come nel maggio 2023. E questo perché chi aveva promesso di iniziare i lavori nelle strade provinciali all'inizio dell'estate non lo ha fatto pur essendoci le risorse. Ma questa volta Fratelli d'Italia presenterà esposti in ogni Procura e alla Corte dei Conti perché vengano accertate le responsabilità della Regione per quanto sta avvenendo. Non è possibile che per la loro incapacità siano sempre i cittadini e le imprese a pagarne le conseguenze". Lo dichiara in una nota la senatrice di Fratelli d'Italia, Marta Farolfi, componente della Commissione Ambiente di Palazzo Madama.