EMILIA-ROMAGNA: Fine vita, dibattito in Forza Italia, Aiello per "rispettare scelte malato"
Dopo il congresso nazionale, c’è dibattito dentro Forza Italia sui temi etici. Dall’Emilia-Romagna, regione in cui la giunta regionale di centrosinistra ha lanciato una prima regolamentazione sul fine vita, è il movimento giovanile azzurro, guidato localmente da Daniele Aiello, che va in controtendenza rispetto alla sua collega di partito, la consigliere regionale Valentina Castaldini: “il nostro partito – dice Aiello - non deve imporre una propria visione etica ma mettere ognuno nelle condizioni di esercitare le scelte individuali. Si offrano le migliori cure palliative ma se a un certo punto un malato vuole evitare l'accanimento terapeutico va messo nelle condizioni di poterlo fare. Non sono battaglie della sinistra, ma liberali”. Castaldini, di area cattolica, da subito aveva annunciato ricorso al Tar contro le determinazioni sul tema della giunta Bonaccini. “Torniamo sui territori forti di un congresso alle spalle – chiosa Aiello - che ha visto una grandissima partecipazione e l’elezione del segretario nazionale Antonio Tajani e tra i vice Stefano Benigni, un volto giovane espressione del nostro movimento giovanile. Si è ribadito il grande spazio che c’è tra Schlein e Meloni, ma se Forza Italia vuole acquisire il consenso di quella parte di elettorato senza partito, deve essere quello che è per sua natura, ovvero per la libertà non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto sociale e individuale. Forza Italia apra a diritti lgbt, il mondo lgbt va ascoltato e tutelato, affinché nessuno si senta discriminato o lasciato indietro”.
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