27 FEBBRAIO 2024

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27 FEBBRAIO 2024 - 11:07


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EMILIA-ROMAGNA: Pd e 5stelle, la vittoria in Sardegna spinge le alleanze alle comunali | VIDEO

La vittoria di Alessandra Todde in Sardegna scuote il panorama politico anche in Emilia-Romagna. L’alleanza tra Pd e Movimento 5 Stelle ne esce rafforzata e si potrebbe riproporre anche in molti comuni al voto tra pochi mesi.

“La destra si può battere. Complimenti e buon lavoro alla Presidente Alessandra Todde. Ma anche tanti applausi ad Elly Schlein ed all’intera comunità del Partito Democratico. Adesso unire il centrosinistra e costruire l’alternativa nel Paese”. Queste le parole di Stefano Bonaccini che, a tarda notte, ha commentato la vittoria di Alessandra Todde, nuova presidente della regione Sardegna. Un risultato non scontato, nel quale, per poche migliaia di voti, il centrosinistra è riuscito a strappare la regione alla compagnie di centrodestra, che per 5 anni aveva governato con il leghista Solinas.

Un ribaltamento frutto di quello che oramai viene comunemente riconosciuto come “il campo largo”, ossia l’alleanza tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Nel caso delle elezioni isolane sono stati addirittura i grillini ad esprimere il loro candidato, Alessandra Todde, aggiudicandosi per la prima volta il governo di una regione, ma decisivo è stato l’appoggio del Pd. Una intesa che, in molti casi, avrà seguito anche in Emilia-Romagna. Tanti i comuni che andranno al voto l’8 e il 9 giugno, con diversi sindaci appoggiati contemporaneamente da Pd e 5stelle.

Guardando alle città maggiori, l’alleanza è già stata trovata a Ferrara e a Forlì. Nel capoluogo estense Fabio Anselmo sfiderà Alan Fabbri. Il nome è stato scelto dal Partito Democratico e i 5 Stelle hanno deciso di appoggiarlo, come da direttiva nazionale. Stesso copione a Forlì, con i Dem che hanno proposto Fabio Rinaldini e i 5 Stelle che hanno benedetto la candidatura. Diverso è il discorso per Cesena, dove il sindaco uscente Enzo Lattuca non sa ancora se potrà godere dell’appoggio dei grillini, che dopo tanti anni tra i banchi dell’opposizione in consiglio comunale non hanno ancora deciso se passare dall’altra parte. Chissà che la svolta del voto in Sardegna non possa essere utile a smuovere le acque.

 




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"Per me confrontarsi è un dovere e io dal primo minuto ho dato la disponibilità per tutti i confronti". Così candidato del centrosinistra alla guida della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, torna sul tema del confronto mancato con la rivale Elena Ugolini, che ha disertato il faccia a faccia organizzato da Legacoop. A margine della presentazione della sua campagna elettorale nella sede di Bi-Rex, de Pascale sottolinea come "al di là delle convenienze, che suggeriscono che chi è in testa nei sondaggi non faccia i confronti mentre chi è indietro li voglia fare, per me i valori democratici e repubblicani vengono prima di tutti, quindi i confronti sono un dovere civico dei candidati, al di là dei sondaggi". In occasione del primo faccia a faccia in Legacoop da parte di Ugolini "non ho ricevuto neanche una telefonata per dire che era annullato - ricorda De Pascale - adesso ne abbiamo un secondo in programma cha dovrebbe essere a Parma il 22 settembre. Basta una telefonata dieci minuti prima, io vivo alla giornata. Io ci sono e spero che almeno quello verrà confermato. Io ci sarò e sarò anche a tutti gli altri confronti a cui ho dato disponibilità", aggiunge il sindaco di Ravenna che ribadisce di essere "disponibile a confrontarmi, non mi interessa essere avanti o indietro, è giusto e basta".