20 DICEMBRE 2024

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20 DICEMBRE 2024 - 19:17


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BOLOGNA: Stragi, centrodestra assente alla cerimonia, "segnale preoccupante” | VIDEO

“Una disattenzione fastidiosa” ma anche “un segnale preoccupante”. È con queste parole che Alberto Capolungo, presidente dell’Associazione Vittime della Uno Bianca, è tornato sulle polemiche attorno all'assenza dei consiglieri di centrodestra alla cerimonia di qualche giorno fa, a Bologna, per consegna della Turrita d'Argento del Comune ai familiari dei morti per le stragi del 2 agosto, di Ustica e, appunto, della banda della Uno Bianca

“Una disattenzione fastidiosa, diciamo così. Non un bisogno impellente di partecipare a questa cosa. Forse è stata più una distrazione che non una brutta scelta polemica. Ecco, io non credo in questo, anzi. Se lo avessero pensato probabilmente sarebbero anche venuti e avrebbero evitato volentieri la polemica. Questa disattenzione è però anche un segnale preoccupante, ecco”. Alberto Capolungo prova a chiudere così le polemiche politiche degli ultimi giorni, riguardo l'assenza, per niente passata inosservata degli esponenti del centrodestra alla cerimonia di consegna della Turrita d'Argento, nell'aula del consiglio comunale di Bologna, lo scorso 17 dicembre, agli storici esponenti ed animatori delle associazioni dei familiari delle vittime delle stragi del 2 agosto, di Ustica e della Uno Bianca, appunto. Ritenendo più importante il significato del riconoscimento ricevuto e assicurando comunque buoni rapporti e collaborazione con tutti all'interno delle istituzioni, Capolungo lo ha fatto in occasione della presentazione del progetto Unobianca.it, promosso insieme a ScriptaBo APS e alla Rete Archivi del Presente, che prevede proprio un sito internet, vero e proprio archivio di storia pubblica partecipata sulla vicenda, e due mostre fra novembre 2025 e gennaio 2026. Una al Museo Memoriale della Libertà, con proiezioni, installazioni, reperti e un allestimento sulla strage al Pilastro del gennaio '91, proposto dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti, un'altra, presentata in anteprima, all'Archivio di Stato, dedicata alla ricostruzione degli eventi sulla base delle fonti giudiziarie, qui custodite e riprodotte digitalmente nel 2022 grazie al contributo della Regione. “Si tratta di valorizzare la memoria dei fatti relativi alla Uno Bianca: questo è l'istituto che ha il compito di conservare la memoria di tutti gli atti giudiziari e qujndi il nostro scopo è quello di mantenere viva la memoria in varie forme, anche nuove come quelle che presentiamo oggi” il commento finale di Francesca Delneri, vicedirettrice dell’Archivio di Stato di Bologna”.




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EMILIA-ROMAGNA: Patto con la Toscana per sognare le Olimpiadi 2036 | VIDEO

E’ stato siglato ieri il patto tra la regione Emilia-Romagna e la Toscana, uniti per fare fronte comune su tanti temi che riguardano il governo dei rispettivi territori. Tra gli obiettivi anche il sogno olimpico. Sanità e trasporti, ma anche la gestione unica dell’emergenza alluvioni e un sogno per il 2036. Questi sono i punti fondamentali dell’accordo firmato ieri dai presidenti di Emilia-Romagna e Toscana. Una lettera di intenti che ha in cima all’agenda il sistema sanitario, con la necessità di creare un fronte comune per garantire la qualità dei servizi ai cittadini. Ma non solo: un altro capitolo importante è quello legato ai trasporti e al rilancio della rete ferroviaria: "La linea Firenze-Ravenna si interrompe a Faenza – spiega Michele de Pascale – fino a Faenza è competenza della Toscana, da Faenza a Ravenna è competenza dell’Emilia-Romagna. Ma un cittadino non percepisce il cambio di regione, né un turista che vuole visitare Firenze e Ravenna percepisce il cambio di regione. Quindi, gestire tutta quella linea in modo univoco, sia dalla Toscana che dall’Emilia-Romagna, potrebbe cambiare radicalmente la funzionalità per cittadini e turisti" C’è poi un sogno: quello delle Olimpiadi del 2036, che le regioni vorrebbero candidarsi a ospitare insieme: "Potrebbe davvero unire le nostre regioni per offrire impianti sportivi ed eventi che valorizzino i nostri territori anche sul piano ambientale attraverso lo sport – conclude Giani – perché sentiamo che il nostro territorio è decisivo per l’Italia intera. L’omogeneità dei sistemi economici, sanitari e dei servizi che riusciamo a offrire fra Toscana ed Emilia-Romagna rappresenta una guida per tutto il Paese"