E’ stato siglato ieri il patto tra la regione Emilia-Romagna e la Toscana, uniti per fare fronte comune su tanti temi che riguardano il governo dei rispettivi territori. Tra gli obiettivi anche il sogno olimpico.
Sanità e trasporti, ma anche la gestione unica dell’emergenza alluvioni e un sogno per il 2036. Questi sono i punti fondamentali dell’accordo firmato ieri dai presidenti di Emilia-Romagna e Toscana. Una lettera di intenti che ha in cima all’agenda il sistema sanitario, con la necessità di creare un fronte comune per garantire la qualità dei servizi ai cittadini. Ma non solo: un altro capitolo importante è quello legato ai trasporti e al rilancio della rete ferroviaria: "La linea Firenze-Ravenna si interrompe a Faenza – spiega Michele de Pascale – fino a Faenza è competenza della Toscana, da Faenza a Ravenna è competenza dell’Emilia-Romagna. Ma un cittadino non percepisce il cambio di regione, né un turista che vuole visitare Firenze e Ravenna percepisce il cambio di regione. Quindi, gestire tutta quella linea in modo univoco, sia dalla Toscana che dall’Emilia-Romagna, potrebbe cambiare radicalmente la funzionalità per cittadini e turisti"
C’è poi un sogno: quello delle Olimpiadi del 2036, che le regioni vorrebbero candidarsi a ospitare insieme: "Potrebbe davvero unire le nostre regioni per offrire impianti sportivi ed eventi che valorizzino i nostri territori anche sul piano ambientale attraverso lo sport – conclude Giani – perché sentiamo che il nostro territorio è decisivo per l’Italia intera. L’omogeneità dei sistemi economici, sanitari e dei servizi che riusciamo a offrire fra Toscana ed Emilia-Romagna rappresenta una guida per tutto il Paese"