EMILIA-ROMAGNA: Alluvione, de Pascale, indisposti a continuare con modello attuale
"Noi con fermezza diciamo che il modello attuale non va bene alla regione Emilia-Romagna, quindi siamo indisponibili a continuare esattamente come ha funzionato fino ad oggi". Lo ha ribadito il presidente dell'Emilia-Romagna Michele De Pascale, a margine di un'inaugurazione a Bologna, rispondendo ai cronisti che gli hanno chiesto un commento sulla possibile nomina di un altro militare come nuovo commissario per la ricostruzione post- alluvioni, dopo che a fine anno scadrà l'incarico del Generale Francesco Figliuolo. "Io non commento le indiscrezioni giornalistiche, non perché non le rispetti e non pensi che possano avere del fondamento, ma perché non è non è serio in una relazione fra Governo e Regione - tiene a puntualizzare de Pascale, che coglie l'occasione per ribadire il suo punto di vista sulla partita. "Noi abbiamo fatto una proposta al Governo, che è quella di un modello completamente nuovo con la responsabilizzazione della Regione e con l'identificazione all'interno del Governo di una figura che, affianco al commissario, conduca tutta la ricostruzione. Questo modello al Governo non va bene? È legittimo - prosegue - io mi arrabbio quando mi vengono negati dei diritti, non quando legittimamente un altro livello della Repubblica fa scelte diverse". De Pascale si dice disposto a discutere "del cambiamento che il Governo vuole imprimere nel merito", ma se "il messaggio è che è andato tutto bene e continuiamo così... l'Emilia Romagna non è disponibile a questo schema di gioco e come cambiarlo è responsabilità di Governo". Il presidente ricorda di aver già "rappresentato alla presidente del Consiglio tutte le cose che non hanno funzionato in quest'anno e mezzo - conclude :- mi aspetto che si possa fare una discussione seria di merito su come mettere in sicurezza questo territorio".
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EMILIA-ROMAGNA: Affitti brevi, contrasto in Commissione su progetto di legge | VIDEO
In Commissione Territorio è stato illustrato il progetto di legge regionale sugli affitti brevi, suscitando una netta contrapposizione tra i relatori. Simona Larghetti (AVS), relatrice di maggioranza, ha difeso la legge come uno strumento di equità sociale, capace di rispondere alle diverse necessità dei Comuni in base alle peculiarità territoriali. In particolare, ha sottolineato l’importanza di offrire ai Comuni flessibilità nella gestione della tensione abitativa e della ricettività turistica. Al contrario, Francesco Sassone (FdI), relatore di minoranza, ha criticato il provvedimento definendolo privo di specifiche e finalità chiare, lamentando la mancanza di dati sul reale impatto degli affitti brevi sul mercato abitativo. Sassone ha anche contestato il rischio di una lesione del diritto di proprietà privata, accusando la legge di penalizzare i proprietari di singoli appartamenti destinati a locazione breve. Il progetto prevede una nuova classificazione urbanistica per gli immobili destinati agli affitti brevi, stabilendo che spetterà ai Comuni definire dove tale attività sarà consentita o limitata. Inoltre, gli immobili dovranno rispettare rigorosi standard di sicurezza e qualità edilizia, mentre i Comuni potranno modulare i contributi di costruzione in base ai cambi di destinazione d’uso. L’iter della legge sugli affitti brevi continuerà martedì 11 novembre con l’udienza conoscitiva con gli stakeholders, mentre mercoledì 19 novembre è prevista la discussione generale. L’esame dell’articolato avverrà mercoledì 26 novembre, al termine il provvedimento verrà licenziato in vista del passaggio finale dell’Aula dell’Assemblea legislativa.