19 DICEMBRE 2024

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19 DICEMBRE 2024 - 12:36


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EMILIA-ROMAGNA: Alluvione, de Pascale, indisposti a continuare con modello attuale

"Noi con fermezza diciamo che il modello attuale non va bene alla regione Emilia-Romagna, quindi siamo indisponibili a continuare esattamente come ha funzionato fino ad oggi". Lo ha ribadito il presidente dell'Emilia-Romagna Michele De Pascale, a margine di un'inaugurazione a Bologna, rispondendo ai cronisti che gli hanno chiesto un commento sulla possibile nomina di un altro militare come nuovo commissario per la ricostruzione post- alluvioni, dopo che a fine anno scadrà l'incarico del Generale Francesco Figliuolo. "Io non commento le indiscrezioni giornalistiche, non perché non le rispetti e non pensi che possano avere del fondamento, ma perché non è non è serio in una relazione fra Governo e Regione - tiene a puntualizzare de Pascale, che coglie l'occasione per ribadire il suo punto di vista sulla partita. "Noi abbiamo fatto una proposta al Governo, che è quella di un modello completamente nuovo con la responsabilizzazione della Regione e con l'identificazione all'interno del Governo di una figura che, affianco al commissario, conduca tutta la ricostruzione. Questo modello al Governo non va bene? È legittimo - prosegue - io mi arrabbio quando mi vengono negati dei diritti, non quando legittimamente un altro livello della Repubblica fa scelte diverse". De Pascale si dice disposto a discutere "del cambiamento che il Governo vuole imprimere nel merito", ma se "il messaggio è che è andato tutto bene e continuiamo così... l'Emilia Romagna non è disponibile a questo schema di gioco e come cambiarlo è responsabilità di Governo". Il presidente ricorda di aver già "rappresentato alla presidente del Consiglio tutte le cose che non hanno funzionato in quest'anno e mezzo - conclude :- mi aspetto che si possa fare una discussione seria di merito su come mettere in sicurezza questo territorio".

 




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EMILIA-ROMAGNA: Patto con la Toscana per sognare le Olimpiadi 2036 | VIDEO

E’ stato siglato ieri il patto tra la regione Emilia-Romagna e la Toscana, uniti per fare fronte comune su tanti temi che riguardano il governo dei rispettivi territori. Tra gli obiettivi anche il sogno olimpico. Sanità e trasporti, ma anche la gestione unica dell’emergenza alluvioni e un sogno per il 2036. Questi sono i punti fondamentali dell’accordo firmato ieri dai presidenti di Emilia-Romagna e Toscana. Una lettera di intenti che ha in cima all’agenda il sistema sanitario, con la necessità di creare un fronte comune per garantire la qualità dei servizi ai cittadini. Ma non solo: un altro capitolo importante è quello legato ai trasporti e al rilancio della rete ferroviaria: "La linea Firenze-Ravenna si interrompe a Faenza – spiega Michele de Pascale – fino a Faenza è competenza della Toscana, da Faenza a Ravenna è competenza dell’Emilia-Romagna. Ma un cittadino non percepisce il cambio di regione, né un turista che vuole visitare Firenze e Ravenna percepisce il cambio di regione. Quindi, gestire tutta quella linea in modo univoco, sia dalla Toscana che dall’Emilia-Romagna, potrebbe cambiare radicalmente la funzionalità per cittadini e turisti" C’è poi un sogno: quello delle Olimpiadi del 2036, che le regioni vorrebbero candidarsi a ospitare insieme: "Potrebbe davvero unire le nostre regioni per offrire impianti sportivi ed eventi che valorizzino i nostri territori anche sul piano ambientale attraverso lo sport – conclude Giani – perché sentiamo che il nostro territorio è decisivo per l’Italia intera. L’omogeneità dei sistemi economici, sanitari e dei servizi che riusciamo a offrire fra Toscana ed Emilia-Romagna rappresenta una guida per tutto il Paese"