12 DICEMBRE 2024

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12 DICEMBRE 2024 - 11:19


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EMILIA-ROMAGNA: Nuova giunta, equilibrio tra correnti e territori | VIDEO

La Giunta regionale di Michele De Pascale, appena presentata, è il frutto dell’equilibrismo tra correnti di partito e territori. Non sono mancate le polemiche all’interno del Partito democratico nella scelta dei nomi.

 

La Giunta appena presentata dal neo presidente dell’Emilia-Romagna, Michele De Pascale, è il frutto di un compromesso tra esigenze territoriali e sensibilità politiche. Scelte che hanno cercato di superare le divisioni interne al Partito democratico.

Le nomine hanno già fatto discutere a casa dem per via di alcune esclusioni eccellenti, come quella di Stefano Caliandro, vicino alla segretaria nazionale Elly Schlein e al sindaco di Bologna, Matteo Lepore. Quest’ultimo ha espresso apprezzamento per la squadra, pur riconoscendo che la composizione potrebbe alimentare ulteriori discussioni interne al Pd dato che non si sarebbe tenuto conto a sufficienza delle diverse anime del partito.

Bologna può fare riferimento a due assessore: Isabella Conti, al Welfare, in quota Schlein, e Irene Priolo, con delega a Trasporti e Infrastrutture, che fa riferimento a Bonaccini, la cui area può ritenersi soddisfatta. Eccezion fatta per il segretario regionale Luigi Tosiani. Il bonacciniano ha preferito rimanere alla guida del partito, scelta che De Pascale ha elogiato come un gesto di responsabilità politica.

Vincenzo Colla, confermato allo Sviluppo Economico, è il nuovo vicepresidente di Regione, ruolo che solitamente veniva affidato a una donna. Scelta anch’essa che ha suscitato qualche perplessità, motivata però nella competenza dell’ex sindacalista.

“È la squadra che volevo”, ha riferito De Pascale, dopo avere incontrato non poche difficoltà nel bilanciare le pressioni interne al partito. Temi come la sanità, il potenziamento delle infrastrutture e la gestione del dissesto idrogeologico saranno il vero banco di prova.




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BOLOGNA: FdI e Capezzone rilanciano i valori dell’Occidente | VIDEO

Una sala gremita e un dibattito acceso hanno animato il convegno promosso da Fratelli d’Italia alla Savoyer Agency, nel cuore di Bologna. Al centro dell’incontro, temi cardine dell’attualità politica: l’immigrazione, l’identità europea e i valori fondanti dell’Occidente. L’occasione è stata la presentazione dell’ultimo libro di Daniele Capezzone, "Noi e loro", intorno al quale si è articolata la riflessione. Capezzone, giornalista e opinionista politico, ha difeso con forza il modello occidentale: «Il sistema in cui viviamo – un po’ di libero mercato e democrazia elettorale – sarà pure imperfetto, ma resta la forma di convivenza meno violenta che l’umanità abbia sperimentato in millenni di storia».  Non sono mancate le critiche all’Unione Europea, giudicata inefficace nella gestione delle grandi crisi dell’ultimo decennio: «Dal 2008 a oggi – ha osservato Capezzone – non c’è stata una sola crisi in cui Bruxelles abbia avuto un ruolo positivo. A chi dice che serve più Europa, rispondiamo che serve piuttosto un’Europa meno invadente, che faccia meno cose e che regoli di meno». Il tema dell’immigrazione ha occupato una parte centrale del dibattito, analizzato anche alla luce dei recenti accordi bilaterali tra l’Italia e alcuni Paesi del Nord Africa. «Il nostro Paese – ha aggiunto l'eurodeputato Stefano Cavedagna – ha mostrato capacità di leadership a livello internazionale. Gli accordi con i Paesi del Sud e del Mediterraneo stanno dando risultati tangibili: più dell’80% dei migranti non aveva diritto all’asilo e oggi le partenze sono calate di oltre il 65%». Una linea politica netta, quella emersa dal convegno bolognese, in sintonia con le posizioni del partito di Giorgia Meloni, che punta su sovranità nazionale, controllo dei confini e valorizzazione delle radici occidentali. Temi destinati a restare centrali nel confronto politico nazionale ed europeo nei mesi a venire.