11 DICEMBRE 2024

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11 DICEMBRE 2024 - 12:24


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EMILIA-ROMAGNA: Ecco la nuova giunta regionale, sorpresa Frisoni e Allegni

Sei donne e cinque uomini: una squadra - il presidente, 10 assessore e assessori, una sottosegretaria alla Presidenza - che vede otto nuovi ingressi e quattro conferme.  È la nuova Giunta dell’Emilia-Romagna, guidata dal presidente della Regione, Michele de Pascale, eletto alle scorse elezioni regionali del 17 e 18 novembre.

De Pascale l’ha illustrata in una conferenza stampa oggi in Regione, a Bologna, e sarà operativa già da dopodomani, venerdì 13 dicembre: dopo la prima seduta dell'Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna al mattino, che segna l’avvio della legislatura, de Pascale sarà pienamente insediato e convocherà la prima seduta della Giunta.

La nuova Giunta e le relative deleghe

Michele de Pascale, presidente, con delega a Difesa del suolo e della Costa, Protezione civile e Contrasto al dissesto idrogeologico

Vincenzo Colla, vicepresidente e assessore a Sviluppo economico e green economy, Energia, Formazione professionale, Università e Ricerca

Gessica Allegni, assessora a Cultura, Parchi e Forestazione, Pari opportunità

Davide Baruffi, assessore a Programmazione strategica e Attuazione del programma, Programmazione fondi europei, Bilancio, Patrimonio, Personale, Montagna e aree interne

Isabella Conti, assessora a Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia, Scuola

Massimo Fabi, assessore alle Politiche per la salute

Roberta Frisoni, assessora a Turismo, Commercio, Sport

Alessio Mammi, assessore a Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca, Rapporti con la Ue

Elena Mazzoni, assessora a Agenda Digitale, Legalità, Contrasto alle povertà

Giovanni Paglia, assessore a Politiche abitative, Lavoro, Politiche giovanili

Irene Priolo, assessora a Ambiente, Programmazione territoriale, Mobilità e Trasporti, Infrastrutture

Manuela Rontini, Sottosegretario alla Presidenza




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BOLOGNA: Inaugurazione anno giudiziario, protesta contro la separazione delle carriere

Anche a Bologna i magistrati hanno protestato, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte d’Appello, contro la riforma che prevede la separazione delle carriere. Critici anche il presidente dell’assise e il procuratore generale Protesta delle toghe contro la riforma costituzionale che prevede la separazione delle carriere, fuori dalla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della corte d’appello anche a Bologna. Prima presidio in circa 150 con Costituzione tra le mani, cartelli e coccarde tricolore, poi l’abbandono della sala al momento dell’intervento del rappresentante del ministero, Davide Galli. Per l’Anm si tratta di una riforma “punitiva” e che “indebolirà la magistratura e il suo autogoverno”. “Secondo noi altera gli equilibri democratici previsti dal costituente, prevediamo anche uno sciopero il 27 febbraio” annuncia Eleonora Pirillo, presidente regionale dell’associazione dei magistrati. Il procuratore generale Paolo Fortuna la definisce “inutile”, esortando il ministro Nordio a puntare “sui veri problemi per i cittadini”, dai tempi della giustizia alla carenza di personale. “Evitare sovrapposizione di riforme continue” l’appello del presidente della corte nella sua relazione. Calano le pendenze ma ci sono problemi d’organico anche nella relazione del procuratore generale. Nell’ultimo anno, 308 i reati iscritti per “codice rosso”, in lieve calo, ma coi reati di violenza di genere che salgono dell’11%. Aumentano anche i reati contro il patrimonio, quelli da parte di minori e per omicidio colposo sul lavoro: 38 i procedimenti in regione e 42 vittime, 26 l’anno precedente. “C’è l’attesa che il ministero svolta finalmente la sua funzione di supporto all’attività giudiziaria -commenta il presidente Giuseppe De Rosa -. A Bologna abbiamo anche gravi problemi di edilizia giudiziaria ma nonostante questo lo smaltimento dell’arretrato procede come previsto. Occorrono però necessariamente da un lato un’idea di organizzazione che per il momento non vedo e investimenti adeguati dall’altro”.