6 NOVEMBRE 2024

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6 NOVEMBRE 2024 - 11:20


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EMILIA-ROMAGNA: Elezioni regionali, faccia a faccia tra i candidati su Teleromagna | VIDEO

Mancano ormai pochi giorni al voto per eleggere il nuovo presidente dell’Emilia-Romagna. Giovedì sera sulla nostra rete ci sarà il faccia a faccia tra i candidati.

Sono quasi 3,6 milioni i cittadini emiliano-romagnoli che domenica 17 e lunedì 18 novembre saranno chiamati al voto per eleggere il nuovo presidente della Regione. La corsa è a quattro candidati. A rappresentare le principali coalizioni ci sono, da un lato, Michele de Pascale per il Partito Democratico, sindaco di Ravenna, che riunisce il cosiddetto “campo largo” del centrosinistra. Dall’altro lato c’è Elena Ugolini, candidata civica sostenuta dalla coalizione di centrodestra.

Ci sono poi i due candidati considerati outsider in queste elezioni: Federico Serra, sostenuto da una lista che unisce Potere al Popolo, Pci e Rifondazione Comunista, e Luca Teodori, tra i fondatori del Movimento 3 V, sostenuto dalla lista “Lealtà, Coerenza e Verità”.

Ci sarà un’unica scheda per esprimere sia il voto per il candidato presidente sia quello per la lista; non verrà eletto solo il nuovo presidente, ma anche i 50 membri che comporranno l’Assemblea legislativa.

Anche Teleromagna prosegue i suoi approfondimenti in vista delle elezioni. Dopo aver ospitato singolarmente i candidati, giovedì alle 21 si terrà un confronto tra tre dei quattro in corsa per la presidenza. Unica assente Elena Ugolini, che ha declinato l’invito, contrariamente a quanto promesso durante l’ultimo faccia a faccia con il direttore Ludovico Luongo.

Appuntamento quindi a giovedì sera alle 21 per il confronto tra Michele de Pascale, Federico Serra e Luca Teodori, condotto da Ludovico Luongo.




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EMILIA-ROMAGNA: De Pascale, “giunta in arrivo, non c'è nessun nodo Bologna”

Manca sempre meno alla formazione della nuova giunta regionale a guida De Pascale, col neogovernatore che a Bologna, a margine della firma di un protocollo di intesa con l'Inps, ha replicato ad alcuni mal di pancia di chi tema la presenza predominante di esponenti del capoluogo nella sua squadra di governo, rassicurando: “Si terrà conto di pluralismo territoriale, competenze e consenso” “Non c'è nessun nodo Bologna, sto valutando tutti i profili da tutta la regione, che è plurale. Questo è un principio che difendo, non è una regione che va omogeneizzata, sarebbe una mancanza di rispetto. Però non dimentichiamo che gli assessori si occupano di tutto il territorio”. Manca sempre meno alla formazione della nuova giunta regionale a guida De Pascale. L'insediamento sarà il prossimo 13 dicembre, l'entrata in funzione il 14 e la presentazione ufficiale qualche giorno prima. Ad assicurarlo è proprio il neogovernatore, a margine della firma, affidata all'assessore Vincenzo Colla, di un protocollo d'intesa fra Regione e Inps per migliorare lo scambio di dati e accesso ai rispettivi sistemi informatici, rendendo così più agevoli e rapidi procedimenti amministrativi in materia di invalidità civile, collocamento mirato e politiche sul lavoro. Grazie all'accordo, resi più efficaci analisi di mercato del lavoro e le comunicazioni ai cittadini. “È un primi protocollo inedito -spiega il presidente nazionale dell'Inps, Gabriele Fava- proprio per andare a intercettare il fabbisogno del territorio e rispondere tempestivamente, creando occupazione”. Niente quote provinciali, tornando alle questioni politiche, è la replica dunque di De Pascale ai mal di pancia di questi giorni proprio su un'eventuale presenza predominante di esponenti del capoluogo nella nuova squadra di governo regionale. “Nella valutazione complessiva di una giunta gli elementi sono tre -sintetizza dunque il neo presidente-: il pluralismo territoriale, le competenze e anche ovviamente nel complesso il consenso”. Battuta finale per De Pascale a chi gli chiede qualcosa in più riguardo la sua presenza annunciata per un incontro sull'autonomia alla kermesse di Fdi ad Atreju, alla quale non è stata invece invitata la segretaria dem Elly Schlein. “Perchè spero di convincere Fratelli d'Italia a tornare indietro sull'autonomia, io a riguardo ho un'idea diversa”.