30 GENNAIO 2024

12:55

NOTIZIA DI POLITICA

DI

928 visualizzazioni


30 GENNAIO 2024 - 12:55


NOTIZIA DI POLITICA

DI

928 visualizzazioni



BOLOGNA: Ancora scritte antisemite, De Paz dice la sua a TR24

Ancora scritte antisemite nel centro di Bologna, stavolta sulle pareti di una chiesa in via San Vitale. Daniele De Paz, presidente della comunità ebraica nel capoluogo, a margine della cerimonia per la consegna delle medaglie d'onore ai familiari di nove bolognesi deportati nei lager tedeschi dopo l'armistizio, ha commentato l'episodio ai nostri microfoni

Così il presidente della comunità ebraica commenta la notizia dell'ennesima scritta antisemita comparsa nel centro di Bologna, sulla parete della chiesa di Santa Maria della Pietà. L'occasione, quest'anno forse più significativa proprio per il ripetersi di tali episodi, oltre che innanzitutto per il conflitto in Palestina, è stata, a pochi giorni dalla giornata della memoria, la cerimonia di consegna di nove medaglie d'onore, conferite dal Presidente della Repubblica, ai discendenti di altrettanti bolognesi deportati ed internati nei lager nazisti. Fra loro, anche Domenico Albertazzi, brigadiere dei carabinieri catturato in Albania dopo l'armistizio e costretto per due anni in un lager vicino Amburgo. Consegnati anche 23 diplomi di Onorificenze “Al merito della Repubblica Italiana” a cittadini che si sono distinti in vari ambiti. Forze dell'ordine, imprenditori, professionisti.




ALTRE NOTIZIE DI POLITICA

EMILIA-ROMAGNA: Sanità, aumenti tasse, de Pascale, "non c'era altro modo" | VIDEO

La Regione ha annunciato un aumento delle tasse per coprire il buco dei bilanci della sanità. Salgono Irpef, Irap, bollo auto e ticket sanitari. 400 milioni di euro in più per coprire il buco da 200 milioni della sanità e per finanziare gli obiettivi annunciati in campagna elettorale. Soldi che arriveranno con un aumento della pressione fiscale. Batte cassa Michele De Pascale, che giovedì sera ha indetto una conferenza stampa in fretta e furia per annunciare le novità sulle nuove tasse, che interesseranno una buona parte dei cittadini emiliano-romagnoli, pur con una tutela per i redditi più bassi. Prima di tutto l’Irpef, che scatterà da subito e riguarderà chi guadagna più di 28mila euro lordi l’anno. Si va da 20 euro in più all’anno per le fasce più basse fino a circa 350 euro in più per i redditi sopra i 60mila euro. Nel 2026 scatterà invece l’aumento del bollo auto, con un +10% per tutti, assieme all’aumento dell’Irap per le imprese, che sarà dello 0,3%. I ticket sanitari, invece, verranno ricalibrati e introdotti nel giro di un mese. Dove verranno reinvestiti i soldi? Innanzitutto nella sanità. “Dobbiamo coprire i 200 milioni di buco che non sono stati coperti con i fondi nazionali”, ha spiegato De Pascale. Il resto andrà nel finanziamento del fondo per la non autosufficienza, nel raddoppio della quota destinata alla manutenzione dei fiumi e nel potenziamento del trasporto pubblico locale. “Sono scelte difficili ma necessarie per difendere i valori su cui si basa questa regione”, si è difeso il presidente della Regione. Un colpo di mano che però non è andato giù all’opposizione, che già parla di “manovra lacrime e sangue” e invita il governatore al confronto in assemblea legislativa. “Chiediamo che De Pascale venga a riferire in aula in merito agli aumenti e ai sacrifici richiesti ai cittadini – protestano Vignali e Castaldini dai banchi di Forza Italia –. Così si è lontani dagli interessi delle imprese e delle famiglie emiliano-romagnole”.