23 GENNAIO 2024

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23 GENNAIO 2024 - 18:45


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BOLOGNA: “No ad altre armi all'Ucraina”, la protesta davanti alla Prefettura | VIDEO

Manifestazione a Bologna contro il voto in Senato per un nuovo invio di forniture militare all'Ucraina: a scendere in piazza, davanti alla Prefettura, sinistra extraparlamentare e collettivi, riuniti nel Comitato Angelo Baracca. Presidi in contemporanea anche in altre città italiane Manifestazione anche a Bologna contro il voto in Senato per inviare nuove forniture militari all'Ucraina. Una scelta, annunciata dal ministro della difesa Crosetto senza alcun passaggio parlamentare lo scorso dicembre, fanno notare dalla piazza riunita con bandiere e striscioni davanti alla Prefettura, che ha portato in contemporanea a numerose manifestazioni in tutta Italia, organizzate dal comitato Angelo Baracca, animato nel capoluogo da diverse realtà. Da Cambiare Rotta a Osa, dalla Rete dei Comunisti a Potere al Popolo. Classe dirigente subordinata a Unione Europea e Nato, un altro degli slogan dei manifestanti.




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EMILIA-ROMAGNA: Sanità, aumenti tasse, de Pascale, "non c'era altro modo" | VIDEO

La Regione ha annunciato un aumento delle tasse per coprire il buco dei bilanci della sanità. Salgono Irpef, Irap, bollo auto e ticket sanitari. 400 milioni di euro in più per coprire il buco da 200 milioni della sanità e per finanziare gli obiettivi annunciati in campagna elettorale. Soldi che arriveranno con un aumento della pressione fiscale. Batte cassa Michele De Pascale, che giovedì sera ha indetto una conferenza stampa in fretta e furia per annunciare le novità sulle nuove tasse, che interesseranno una buona parte dei cittadini emiliano-romagnoli, pur con una tutela per i redditi più bassi. Prima di tutto l’Irpef, che scatterà da subito e riguarderà chi guadagna più di 28mila euro lordi l’anno. Si va da 20 euro in più all’anno per le fasce più basse fino a circa 350 euro in più per i redditi sopra i 60mila euro. Nel 2026 scatterà invece l’aumento del bollo auto, con un +10% per tutti, assieme all’aumento dell’Irap per le imprese, che sarà dello 0,3%. I ticket sanitari, invece, verranno ricalibrati e introdotti nel giro di un mese. Dove verranno reinvestiti i soldi? Innanzitutto nella sanità. “Dobbiamo coprire i 200 milioni di buco che non sono stati coperti con i fondi nazionali”, ha spiegato De Pascale. Il resto andrà nel finanziamento del fondo per la non autosufficienza, nel raddoppio della quota destinata alla manutenzione dei fiumi e nel potenziamento del trasporto pubblico locale. “Sono scelte difficili ma necessarie per difendere i valori su cui si basa questa regione”, si è difeso il presidente della Regione. Un colpo di mano che però non è andato giù all’opposizione, che già parla di “manovra lacrime e sangue” e invita il governatore al confronto in assemblea legislativa. “Chiediamo che De Pascale venga a riferire in aula in merito agli aumenti e ai sacrifici richiesti ai cittadini – protestano Vignali e Castaldini dai banchi di Forza Italia –. Così si è lontani dagli interessi delle imprese e delle famiglie emiliano-romagnole”.