29 NOVEMBRE 2023

10:59

NOTIZIA DI POLITICA

DI

728 visualizzazioni


29 NOVEMBRE 2023 - 10:59


NOTIZIA DI POLITICA

DI

728 visualizzazioni



SAN MARINO: Molestie sessuali ancora senza reato, presentato odg | VIDEO

A San Marino le molestie sessuali non sono ancora reato. Tutti i gruppi consiliari hanno firmato un ordine del giorno che impegna il governo ad aggiornare il codice penale.

 

A ridosso della Giornata contro la violenza sulle donne, l’ordine del giorno presentato in Commissione dal movimento civico Rete per introdurre il reato di molestie sessuali a San Marino è stato rinviato per l’ennesima volta. Mancava il numero legale. Lunedì la palla è passata al Consiglio grande e generale – il parlamento sammarinese – dove per la prima volta tutti i gruppi hanno firmato il documento che impegna il governo del Titano a modificare il codice penale.

Già nel 2020 il Consiglio Europeo aveva ammonito San Marino chiedendo di rispettare la convenzione di Istanbul sulla lotta alla violenza di genere. I riflettori si sono accesi sul tema dopo il femminicidio in Italia di Giulia Cecchettin che ha coinvolto anche l’opinione pubblica del Titano.




ALTRE NOTIZIE DI POLITICA

CESENATICO: Balneari, De Pascale all'attacco, "presi in giro da Lega e FdI" | VIDEO

Michele De Pascale, sindaco di Ravenna e candidato alla presidenza dell'Emilia-Romagna per il centrosinistra, ha lanciato un duro attacco contro l'attuale gestione della questione balneare da parte del governo, criticando in particolare l'operato della Lega e di Fratelli d'Italia. "Negli ultimi anni, le imprese balneari sono state sistematicamente prese in giro", ha dichiarato De Pascale a margine di un incontro elettorale a Cesenatico. "Prima la Lega, poi Fratelli d'Italia, hanno promesso l'uscita dalla Bolkestein, ma una volta al governo hanno fatto il contrario". Il riferimento è al recente decreto approvato dal governo, di cui il testo ufficiale non è ancora disponibile, che secondo De Pascale rappresenta "un passo indietro enorme". Le sue critiche sono rivolte alla mancanza di tutele per le imprese balneari uscenti, che rischiano di trovarsi senza un adeguato indennizzo. "Il decreto non dà criteri chiari e sta creando tensioni enormi in Romagna tra il settore ricettivo e quello balneare", ha sottolineato. De Pascale ha ribadito la necessità di affrontare il problema con trasparenza, senza promettere soluzioni irrealizzabili. "Non vogliamo prendere in giro gli imprenditori come è stato fatto finora. Tutti devono dire la verità", ha affermato, proponendo indennizzi chiari basati sul valore dell'impresa e non sugli investimenti degli ultimi cinque anni, che sono stati fatti in assenza di certezze. Inoltre, ha chiesto tempi congrui per l’espletamento delle gare e un riconoscimento del merito e della competenza degli imprenditori balneari. Difesa del modello emiliano-romagnolo Il candidato alla presidenza dell'Emilia-Romagna ha anche difeso il "modello emiliano-romagnolo", sottolineando come esso non possa essere paragonato ad altre realtà italiane come la Versilia o le spiagge del sud. De Pascale ha evidenziato l'importanza dei servizi di qualità lungo la riviera romagnola, che permettono di soddisfare le diverse capacità di spesa dei turisti. "Se non ci sono servizi di spiaggia di qualità, la riviera romagnola va in crisi", ha avvertito, chiedendo un ruolo maggiore per la Regione nel definire i criteri di indennizzo e nella tutela del modello turistico locale. In conclusione, De Pascale ha espresso preoccupazione per l'atteggiamento del governo, accusandolo di non concedere nemmeno il minimo indispensabile dopo aver promesso soluzioni irrealistiche. "Le gare pubbliche si possono fare, ma i comuni devono avere il tempo necessario per realizzarle", ha sottolineato.