10 NOVEMBRE 2023

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10 NOVEMBRE 2023 - 11:17


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BOLOGNA: Renzi fa il pienone, “pronti a scendere in campo alle elezioni locali” | VIDEO

Matteo Renzi sbarca a Bologna per una delle tappe del suo tour “Volare Alto”. In una sala gremita di oltre 300 persone, il leader di Iv ha parlato di Jobs Act, Palestina, energia nucleare e giustizia. Non ha risparmiato le picconate al Governo: dall'alluvione, alla manovra, ai contributi all'editoria ma ha parlato anche di elezioni regionali e comunali. In Emilia Romagna, Iv con il suo nuovo gruppo in Regione è pronta a scendere in campo. "Per quanto riguarda la Regione - ha detto Renzi -, la priorità è che il Pd da una lato chiarisca qual è il proprio disegno strategico, anche perché l'Emilia-Romagna è stata la fucina dell'ultimo congresso tra Stefano Bonaccini e Elly Schlein. Decidano cosa fare da grandi, noi nel frattempo ci occupiamo delle questioni concrete".  "La prima questione – ha proseguito - è che il governo non può annunciare di aver stanziato un sacco di soldi per le terre alluvionate e poi i ristori sono pari a zero o quasi e questo vale per la Romagna e, in prospettiva, per la Toscana".

Renzi ha parlato anche del nuovo gruppo di Italia Viva in Regione: "Penso che sia tosto, bello forte - ha aggiunto Renzi -. Giulia Pigoni sta facendo un grande lavoro insieme a Pasquale Gerace e a Mauro Felicori, che è anche assessore. Abbiamo gli organismi eletti dal congresso, con Mazzetti che guida il partito a livello regionale qui a Bologna, abbiamo una parlamentare di primario valore come Naike Gruppioni anche per la sua esperienza imprenditoriale, abbiamo i sindaci, abbiamo una bella squadra che può fare un grande lavoro".

Renzi guarda anche alle amministrative, ma a precise condizioni. "In Sardegna - ha commentato - è stata ufficializzata la candidatura di una grillina anche col Pd ed è evidente che noi, in quel disegno strategico, non ci stiamo". "Ci può stare ovviamente - ha aggiunto - che nei singoli comuni si possano fare accordi tanto col centrosinistra quanto col centrodestra. Però lo dico a Bologna, perché ci tengo: non è che siamo cambiati noi rispetto al 2014 quando facevamo il 40%. Sono loro che hanno abbandonato quel disegno riformista". "Quando c'era il Pd riformista - spiega l'ex premier, togliendosi un sassolino dalla scarpa - si vincevano le elezioni e si governava il Paese, adesso che il Pd si è sposato coi 5 stelle vincono le primarie ma al Governo c'è la destra". “Davvero - chiede Renzi - vogliamo consegnare la storia del riformismo a Giuseppe Conte? Se è così auguri, in bocca al lupo".

Riguardo a un eventuale terzo mandato di Bonaccini in Regione ecco quello che ha commentato: “I suggerimenti a Stefano Bonaccini non li do, anche perché non li prende. Con Bonaccini – ha specificato - c'è un rapporto personale molto forte, ma politicamente ognuno fa la sua strada. Siamo al suo fianco in Regione con tre consiglieri e un assessore, ma forse se mi avesse ascoltato le cose sarebbero andate diversamente anche per il Pd”. Il leader di Iv ha ricordato di aver spinto più volte Bonaccini a ricoprire il ruolo di segretario nazionale del Pd. “Ho suggerito a Stefano Bonaccini di correre a segretario nazionale del Pd dopo di me e non mi ha ascoltato – ha ripercorso -. Poi gli ho suggerito di correre dopo Martina e non mi ha ascoltato. Poi gli ho suggerito di correre dopo Zingaretti e non mi ha ascoltato. Da quel momento ho smesso di dare suggerimenti a Stefano, a cui voglio molto bene”.

 




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BOLOGNA: Rimpasto di giunta, nuove deleghe per Garisenda e disabilità

Mini-rimpasto di deleghe in giunta a Bologna. Il sindaco Matteo Lepore riassegna quelle rimesse non senza polemiche dalla consigliera pd Cristina Ceretti, delegata a disabilità e famiglia, e scorpora fra diversi assessorati i compiti riguardo le varie fasi del restauro della torre Garisenda e il nuovo volto del centro una volta terminato l'intervento, alleggerendo il carico sulla responsabile alle infrastrutture, Valentina Orioli   L'imprevisto Garisenda, oltre alla necessità di riassegnare le deleghe rimesse circa un mese fa, e non senza polemiche sulla carenza di risorse a disposizione dalla consigliera lettiana del Pd Cristina Ceretti, sono alla base del mini rimpasto di compiti deciso a Bologna dal sindaco Matteo Lepore, che rivendica: “Questa è una giunta con le maniche rimboccate, stiamo realizzando più di tutti negli ultimi trent'anni, andiamo avanti determinati nonostante i calci agli stinchi”. Le deleghe di Ceretti vengono divise fra lo stesso Lepore, che tiene quella alla famiglia e il responsabile del Welfare Rizzo Nervo, che prende la delega alla disabilità, mentre alla delegata Erika Capasso va la sussidiaretà circolare. A lei anche la riforma dei quartieri. Daniele Ara, scuola, avrà anche educazione alla pace e alla non violenza. Alleggerito inoltre il peso su Valentina Orioli, alle infrastrutture. Anna Lisa Boni si occuperà anche di Garisenda e Portici, la vicesindaca Emily Clancy di politiche ambientali e l'assessore all'urbanistica Raffaele Laudani alla pianificazione del centro post interventi alla torre. Massimo Bugani assume la nuova delega a monitoraggio e comunicazione cantieri, oltre alla protezione civile, in eredità da Borsari, lavori pubblici, il quale diventa anche referente per l'abbattimento delle barriere architettoniche. La new entry è Lorenzo Cipriani, nominato consigliere delegato per diritti e benessere degli animali al posto di Davide Celli dei Verdi, che aveva lasciato un anno fa. Insieme ai colleghi Santori e Monticelli, diventa membro permanente in giunta. Messaggio finale per le opposizioni.