14 NOVEMBRE 2015

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14 NOVEMBRE 2015 - 10:46


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EMILIA ROMAGNA: Passante Nord, l'irritazione dei romagnoli dopo lo stop - VIDEO

Ai romagnoli sembra proprio non andare giù lo stop, deciso dal sindaco di Bologna Virginio Merola, del passante nord autostradale che avrebbe permesso di collegare la a14 con le arterie a nord superando il tratto di tangenziale del capoluogo, vero e proprio imbuto per gli automobilisti. Le polemiche arrivano in particolare dal circondario imolese e sono tutte interne al partito democratico, lo stesso che governa entrambi i territori. Dopo le dimissioni di Daniele Manca, primo cittadino di Imola, da vice-sindaco della città metropolitana, oggi l'addio al passante nord (ammesso che sia davvero così) irrita ancora di più i romagnoli che lamentano una mancata collegialità decisionale da parte del capoluogo, accusato di egoismo. A maggior ragione ci si interroga sull'opportunità di destinare i fondi di un'opera strategica non solo per il contesto regionale ma per tutto il paese ad altre esclusivamente agevoli ai residenti bolognesi. Si è infatti parlato di una tranvia e di altre infrastrutture esclusivamente locali. Questo il quadro generale, ma nel giorno dopo lo stop arriva però una speranza da Roma. Il portavoce del ministro delle infrastrutture Del Rio ha infatti ricordato come il governo stia ragionando sul da farsi. E' infatti vero che risulta difficile costruire un'autostrada senza il consenso dei comuni ma è altrettanto vero che se tale opera risulta strategica per l'intero paese i primi cittadino non possono di fatto bloccarla. Intanto si ipotizza ancora allargamenti dell'attuale tracciato e della tangenziale, con l'assist del governatore Bonaccini che pare sostenere le tesi di Merola, ormai in piena campagna elettorale.




ALTRE NOTIZIE DI POLITICA

RAVENNA: Presentata la giunta del sindaco Barattoni | VIDEO

Il sindaco di Ravenna Alessandro Barattoni ha presentato la nuova giunta comunale che lo affiancherà nel suo mandato. Confermato il vice Eugenio Fusignani per un totale di cinque donne e quattro uomini.   Dopo attente valutazioni, come annunciato dal sindaco di Ravenna, Alessandro Barattoni, è stata svelata la nuova giunta comunale. Il primo cittadino ha così presentato la sua squadra, composta da nove assessori, di questi cinque donne e quattro uomini, raggiungendo così una piena parità di genere, come sottolineato da Barattoni che deterrà le deleghe al Porto, Pnrr, Grandi Infrastrutture e Sport e, caso particolare fino al 31 dicembre,  quelle per Politiche e Salute, Politiche Sociali, associazionismo, Volontariato, Terzo Settore e Politiche per le Famiglie, che passeranno a Roberta Mazzoni. Confermato il vicesindaco Eugenio Fusignani con deleghe all’Ordine pubblico e sicurezza, Polizia locale, Affari generali, Istituzionali, Servizi demografici e Romagna. Hiba Alif si occuperà di politiche giovanili, agenda 2023, Politiche abitative e Pace. Lavori pubblici, Mobilità e viabilità, Patrimonio, Urbanistica, Edilizia privata, Rigenerazione Urbana a Massimo Cameliani, mentre a Francesca Impellizzeri sono state affidate Politiche e cultura di genere, Scuola e infanzia, Bilancio e Diritti agli animali. A Barbara Monti sono state affidate le deleghe alle Aree naturali, Parco Delta del Po, Politiche europee e cooperazione internazionale, Agricoltura e Agroalimentare, Federica Moschini si occuperà di Lavoro, Decentramento, Personale, Protezione Civile, Subsidenza e servizi geologici, Rifiuti, Efficientamento energetico, Autorizzazioni ambientali; a Fabio Sbaraglia il ramo che interessa Politiche culturali, Turismo, Afam, Università, Mosaico, Sviluppo, Commercio, Artigianato e Industria. Giancarlo Schiano lavorerà per Verde pubblico e riforestazione, Legalità, Partecipazione, Centro storico e Transizione digitale.