15 OTTOBRE 2015

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15 OTTOBRE 2015 - 15:27


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(VIDEO) RIMINI: Avanza il Canale Emiliano Romagnolo

Prosegue l'avanzare del canale emiliano romagnolo nel territorio riminese, dov'è previsto che entro il 2017 l’acqua del CER giunga ad irrigare altri 800 ettari di territorio coltivato. In questi giorni è in corso di realizzazione un tratto di circa 2 chilometri. Il progetto, che tra le altre cose comprende la costruzione di attraversamenti, ponti stradali ed ecologici, ha un valore complessivo di 12 milioni di euro resi disponibili da economie maturate dal consorzio stesso negli anni precedenti. Il prolungamento del canale sarà in parte interrato ed in parte a cielo aperto e la distribuzione provvisoria dell’acqua  sarà effettuata a gravità utilizzando la presenza della fitta rete di canali di scolo presenti. Gli agricoltori potranno così attingere temporaneamente dall’asta dell’adduttore, mettendo in pressione proprie tubazioni aziendali.  Sotto il profilo ambientale l’apporto di acque superficiali in sostituzione di quelle da falda determina anche un deciso contrasto al devastante fenomeno della subsidenza del territorio che, lungo tutta la costa romagnola, causa la perdita della spiaggia con conseguenze negative per il turismo ed elevati costi per gli interventi di ripascimento degli arenili. Nel comprensorio riminese sono insediate aziende agricole perlopiù di piccole e medie dimensioni che vedono nella coltivazione di specie ortive da consumo fresco (molto idro-esigenti), la base indispensabile per la vitalità economica di impresa e per il reddito della famiglia coltivatrice. In questo scenario la prospettiva di avere con continuità la certezza di una risorsa idrica di buona qualità porterà un alto valore aggiunto al territorio. Le stime effettuate dai laboratori di ricerca valutano che i 2 km di canale porteranno acqua su oltre 600 ettari di colture irrigue, con un incremento di produzione lorda vendibile di oltre 4 milioni di euro, ai quali, detraendo i costi vivi aziendali dell’attività irrigua, si giunge a stimare il beneficio monetario annuo in circa 2,2 milioni di euro complessivi in un annata medio arida.




ALTRE NOTIZIE DI POLITICA

BOLOGNA: Referendum, presidio del Pd davanti alla sede Rai

Presidio del Partito Democratico davanti ai cancelli della Rai di Bologna, per denunciare lo scarso spazio dedicato dalla tv di Stato ai referendum del prossimo 8 e 9 giugno, coi dem compatti a sostegno dei cinque sì. Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, in città per un convegno sul welfare, si schiera invece per il no, invitando comunque i cittadini a recarsi alle urne Presidio davanti alla sede Rai Emilia-Romagna di Bologna organizzato dal Partito Democratico per denunciare, aperte virgolette, “il blackout informativo sui referendum dell’8 e 9 giugno”. Una denuncia rivolta principalmente verso il servizio pubblico, con manifestazioni in contemporanea davanti a tutti i cancelli Rai del Paese. “Noi chiediamo che si facciano dibattiti, che si dia spazio e che si dia la possibilità a tutti di essere informati su questo appuntamento così importante” spiega il responsabile organizzazione del Pd nazionale, Igor Taruffi. Il segretario regionale Luigi Tosiani parla invece di oscuramento sul tema da parte di “TeleMeloni” e sottolinea: “Si tratta di diritti fondamentali per le persone, di lavoro, la sua sicurezza, la battaglia contro la precarietà, la cittadinanza per tutte e tutti. Sono temi che toccano la vita delle persone. Il Partito Democratico ha deciso di appoggiare questi referendum e siamo pienamente in campo per questa sfida”. A sostegno del “no” tutte le forze di maggioranza in Parlamento, come ribadito sempre da Bologna, dov’era ospite ad un convegno sul welfare, dal leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi. “Chiediamo di andare a votare e di votare no -conferma – questi referendum sono sbagliati, un paradosso. Ci sono due modi per dire no, chiedere di astenersi, come fanno alcuni amici della coalizione, e quello nostro, cioè di andare a votare no. Anche perché c’è un tema di riflessione: chiediamo ai cittadini di tornare ad appassionarsi al voto come espressione della democrazia, credo che in questo momento sia anche giusto fare un invito, come facciamo noi, di esprimersi per il no, ma di andare a votare”.