19 SETTEMBRE 2023

17:54

NOTIZIA DI NAZIONALI

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19 SETTEMBRE 2023 - 17:54


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Dl asset: Cannata (Fdi), 'con governo Meloni avremo mercato più trasparente e competitivo'

Roma, 19 set. (Adnkronos) - "Un mercato più trasparente e competitivo e più efficacia nel tutelare gli utenti. Facciamo tre passi in avanti sul caro voli rispettando le regole Ue ma con uno stop alla profilazione degli utenti e maggiori poteri all’Antitrust, che sarà messa in condizione di intervenire". Così Luca Cannata, deputato di Fratelli d'Italia, commenta l’obiettivo dell’esecutivo di contrastare i costi eccessivi operati da parte di alcune compagnie.

"L’emendamento - prosegue - prevede l'eliminazione del ‘riferimento al prezzo massimo’, vale a dire il 200% del costo medio, affidando ampi poteri all'Autorità garante per la concorrenza nel monitoraggio degli elementi che concorrono alla formazione del costo dei biglietti (i cosiddetti algoritmi). L'Authority avrà facoltà di sanzionare pesantemente le compagnie aeree qualora accertasse che gli algoritmi sono utilizzati per ‘intese restrittive della libertà di concorrenza’ o ‘abuso di posizione dominante’ e potrà intervenire anche mediante un'istruttoria sulla modalità di profilazione dei clienti attraverso gli algoritmi per determinare una tariffa. Coi nuovi poteri a disposizione, l'Antitrust potrà intervenire in casi di abusi connessi all'incremento delle tariffe sulle rotte dove non è prevista continuità territoriale, in situazioni emergenziali o catastrofi e quando il prezzo medio dei biglietti supera il 200%".

"Per noi la trasparenza è una priorità assoluta. Il governo Meloni, con il ministro Urso in testa, ha anche affrontato il tema dei sussidi dati dai gestori aeroportuali alle compagnie aeree imponendo chiarezza anche sui criteri utilizzati per l’attribuzione degli incentivi. Non ricordo un intervento tanto importante da parte di un governo nazionale per combattere l’eccessivo costo dei voli e dei collegamenti da e per le isole", conclude Cannata.




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Sport: Abodi sui 3 mandati, 'coerenza Parlamento e Corte Costituzionale ora autoriforma'

Roma, 29 set. (Adnkronos) - “Leggo con favore le dichiarazioni dei Presidenti delle federazione sportive in merito a quanto emerso dalla lettura attenta della sentenza della Corte costituzionale n. 184/2023. L’obiettivo perseguito dalla norma oggetto di esame di legittimità costituzionale, incidendo sul regime delle candidature, è(ra) quello di favorire l’accesso alle cariche di tutti gli associati, in condizioni di uguaglianza, alle cariche direttive e, dunque, di consentire alla stessa autonomia organizzativa dell’associazione di esprimersi nella sua pienezza, superando rendite di posizione alimentate da una lunga permanenza nella carica. Ciò che nello scrutinio della Consulta ha avuto esito negativo, per il quale la norma precedente è stata dichiarata illegittima, è il divieto definitivo che era stato introdotto dalla norma censurata, in quanto eccessivo rispetto alla finalità, pur legittimamente perseguita dalla norma, di non creare la formazione di un “gruppo di potere” interno all’organo direttivo, che ne metta a rischio la stessa autonomia. In tal senso, la modifica operata dal Parlamento è stata assolutamente coerente con la pronuncia della Corte". Lo dichiara il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. "Adesso auspico che il mondo dello sport si autoriformi e, nel solco della sentenza della Corte costituzionale, arrivi a un azzeramento delle deleghe, a meno stringenti criteri di candidabilità e, soprattutto, a garantire che, anche dopo la prima convocazione dell’assemblea elettiva, dopo il terzo mandato, il presidente uscente debba ottenere i 2/3 dei voti, auspicabilmente nell’ambito di una maggioranza assoluta dei voti validamente espressi rispetto agli aventi diritto”, aggiunge Abodi.