19 SETTEMBRE 2023

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19 SETTEMBRE 2023 - 19:28


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**Migranti: Tajani, 'Memorandum Tunisia non è saltato, forse speranza di qualcuno...'**

New York, 19 set. (Adnkronos) - Il fatto che salti l'accordo con la Tunisia è una "notizia destituita da ogni fondamento, forse la speranza di qualcuno. Si va avanti e si lavora a Bruxelles per applicare il Memorandum in tutte le sue parti. Dobbiamo stabilizzare la situazione in Tunisia, dobbiamo fermare i flussi e il memorandum va in questa direzione. Tutta la missione ha l'obiettivo di porre con grande forza all'attenzione dell'assemblea la questione Africa e la questione migratoria". Lo dice il vicepremier e ministro agli Affari esteri Antonio Tajani, parlando con i cronisti a margine dei lavori dell'assemblea generale dell'Onu.

"Serve il contributo forte di tutte le istituzioni per affrontare il tema Africa - prosegue - l'Unione europea e le Nazioni Unite, non con una visione predatoria ma di alleanza e amicizia, guardando non con gli occhiali europei ma africani. Dobbiamo essere capaci di dare un contributo importante all'Africa, lo abbiamo detto in tutte le riunioni e lo dirà Meloni in maniera chiara nel corso del suo intervento".




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Sport: Abodi sui 3 mandati, 'coerenza Parlamento e Corte Costituzionale ora autoriforma'

Roma, 29 set. (Adnkronos) - “Leggo con favore le dichiarazioni dei Presidenti delle federazione sportive in merito a quanto emerso dalla lettura attenta della sentenza della Corte costituzionale n. 184/2023. L’obiettivo perseguito dalla norma oggetto di esame di legittimità costituzionale, incidendo sul regime delle candidature, è(ra) quello di favorire l’accesso alle cariche di tutti gli associati, in condizioni di uguaglianza, alle cariche direttive e, dunque, di consentire alla stessa autonomia organizzativa dell’associazione di esprimersi nella sua pienezza, superando rendite di posizione alimentate da una lunga permanenza nella carica. Ciò che nello scrutinio della Consulta ha avuto esito negativo, per il quale la norma precedente è stata dichiarata illegittima, è il divieto definitivo che era stato introdotto dalla norma censurata, in quanto eccessivo rispetto alla finalità, pur legittimamente perseguita dalla norma, di non creare la formazione di un “gruppo di potere” interno all’organo direttivo, che ne metta a rischio la stessa autonomia. In tal senso, la modifica operata dal Parlamento è stata assolutamente coerente con la pronuncia della Corte". Lo dichiara il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. "Adesso auspico che il mondo dello sport si autoriformi e, nel solco della sentenza della Corte costituzionale, arrivi a un azzeramento delle deleghe, a meno stringenti criteri di candidabilità e, soprattutto, a garantire che, anche dopo la prima convocazione dell’assemblea elettiva, dopo il terzo mandato, il presidente uscente debba ottenere i 2/3 dei voti, auspicabilmente nell’ambito di una maggioranza assoluta dei voti validamente espressi rispetto agli aventi diritto”, aggiunge Abodi.