26 MAGGIO 2023

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26 MAGGIO 2023 - 21:27


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Meloni: "Lotta a evasione fiscale non sia pizzo di Stato"

Catania, 26 mag. (Adnkronos) - "La lotta all'evasione fiscale si fa dove sta davvero l'evasione, non sul piccolo commerciante a cui chiedi il pizzo di Stato". E' un passaggio dell'intervento del presidente del Consiglio Giorgia Meloni al comizio di Catania, per la chiusura della campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative a cui il centrodestra partecipa candidando Enrico Trantino.

"Non è stata una settimana rilassante, non sono state settimane rilassanti. Ma era importante essere qui per varie ragioni: per quante cose ci si trovi a fare, hai sempre bisogno di tornare in piazza a chiedere alla gente, non agli opinionisti e ai giornali schierati, cosa pensano di quello che stiamo facendo", e poi perché "da qualche parte bisogna tornare a prendere l'energia", dice Meloni, toccando vari temi di respiro nazionale. "Non sono in tanti a essere contenti che siamo al governo, ma c'è un potere più forte di tutti, il popolo italiano, e finché c'è il consenso vostro andiamo avanti. Abbiamo rotto tanti tabù in questa nazione. Qualcuno si aspettava che facessi il presidente del Consiglio? I limiti nella vita non li scelgono gli altri, sono solo quelli che tu stesso scegli di importi. Servirà molto lavoro, molto tempo, molta pazienza. Sono fiera della mia squadra di governo, della maggioranza, della nostra compattezza e coesione", dice.

"Sul reddito di cittadinanza siamo stati coraggiosi. Bisogna distinguere tra chi può lavorare e chi non può farlo. La dignità del lavoro è l'unico vero ascensore sociale che esiste. E queste persone devono essere nelle condizioni di crescere. E se c'è qualcuno che non vuole farlo non può pretendere di essere pagato dallo Stato", dice.

"La settimana prossima portiamo in Consiglio dei ministri un provvedimento per la valorizzazione dei prodotti made in Italy, che sono sotto attacco perché sono migliori", aggiunge.




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Juve, Allegri: "Se avessi voluto vincere non sarei tornato"

(Adnkronos) - "Sapevo che era difficile vincere quando sono tornato, se avessi voluto vincere sarei andato in altre due parti". Massimiliano Allegri si esprime così dopo la sconfitta casalinga con il Milan, alla fine della seconda stagione senza trofei con la Juventus. "Ho ringraziato i ragazzi perché hanno fatto una stagione importante da chiudere con onore ad Udine. Una stagione così non la auguro a nessuno dentro e fuori dal campo", dice Allegri a Dazn e Sky ripercorrendo la stagione condizionata dalla penalizzazione di 10 punti per il caso plusvalenze. "Se si guarda la classifica e si dice che la Juventus ha fatto una stagione sbagliata, abbiamo fatto 69 punti e non dimentichiamo quello che è successo in campo. La stagione è finita a Siviglia", dice facendo riferimento all'eliminazione nella semifinale di Europa League. "A Siviglia sono finite le energie mentali. E' stata una stagione anomala, ho ringraziato i ragazzi perché un altro gruppo avrebbe fatto 50 punti. Se valutiamo quello che è successo in campo saremmo qualificati in Champions", aggiunge. Allegri, con un contratto ricchissimo e valido fino al 2025, pensa alla prossima stagione. "C'è una buona base, non è tutto da buttare, si fraintende con questo finale. Speriamo prima del 20 agosto che ci dicano se ci sono altri punti di penalizzazione, senza impallinarci durante la stagione. Hanno giocato 5 giovani quest'anno, anche a livello patrimoniale è importante, purtroppo non giochiamo la Champions il prossimo anno ma non è colpa nostra", afferma. "La Juventus è sempre costruita per vincere, ma non è così. Altre squadre non sono entrate in Champions per 6 anni. A questo punto la stagione della Juventus è fallimentare ma c’è un terzo posto e due semifinali. Sapevo che era difficile vincere quando sono tornato, se avessi voluto vincere sarei andato in altre due parti".