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Innovazione, arriva il chip che fa i 'conti' con la luce

NAZIONALI - Roma, 29 nov. (Adnkronos) - Arriva il chip che fa i 'conti' con la luce ed il wireless ottico potrebbe così non avere più ostacoli. Uno studio del Politecnico di Milano, condotto insieme alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, all’Università di Glasgow e all’Università di Stanford - pubblicato dalla prestigiosa rivista Nature Photonics - ha permesso di realizzare dei chip fotonici che calcolano matematicamente la forma ottima della luce per attraversare al meglio qualsiasi ambiente, anche sconosciuto o mutevole nel tempo. I ricercatori sottolineano che il problema è ben noto: la luce è sensibile ad ogni forma di ostacolo, anche molto piccolo. Pensiamo, affermano, ad esempio a come vediamo gli oggetti guardando attraverso un vetro smerigliato o semplicemente indossando occhiali appannati. L’effetto, proseguono gli studiosi, è del tutto analogo su un fascio di luce che trasporta flussi di dati nei sistemi wireless ottici: l’informazione, pur essendo ancora presente, è completamente distorta ed estremamente difficile da recuperare. I dispositivi sviluppati in questa ricerca sono dei piccoli chip di silicio che lavorano come delle ricetrasmittenti intelligenti: cooperando in coppia possono 'calcolare' in modo automatico e autonomo quale forma deve avere un fascio di luce per attraversare un ambiente generico con la massima efficienza. Non solo, allo stesso tempo possono anche generare molti fasci sovrapposti, ciascuno con una propria forma, e indirizzarli senza che interferiscano uno con l’altro; in questo modo è possibile aumentare notevolmente la capacità di trasmissione, proprio come richiesto dai sistemi wireless di nuova generazione. "I nostri chip sono dei processori matematici che fanno i conti con la luce in modo molto rapido ed efficiente, quasi senza consumare energia. I fasci ottici sono generati attraverso semplici operazioni algebriche, essenzialmente somme e moltiplicazioni, fatte direttamente sui segnali luminosi e sono trasmessi da microantenne integrate direttamente sui chip. I vantaggi di questa tecnologia sono molteplici: estrema semplicità di elaborazione, elevata efficienza energetica ed enorme larghezza di banda, che supera i 5000 GHz." afferma Francesco Morichetti, Responsabile del Photonic Devices Lab del Politecnico di Milano. "Oggi tutta l’informazione è digitale, Ma nella realtà, le immagini, i suoni e tutti i dati sono intrinsecamente analogici. La digitalizzazione permette sì elaborazioni molto complesse, ma al crescere del volume dei dati queste operazioni stanno diventando sempre più difficilmente sostenibili dal punto di vista energetico e computazionale. Oggi si guarda con grande interesse ad un ritorno alle tecnologie analogiche, attraverso circuiti dedicati (coprocessori analogici) che risulteranno abilitanti per i sistemi di interconnessione wireless 5G e 6G del futuro. I nostri chip funzionano proprio così" sottolinea Andrea Melloni, Direttore di Polifab, il centro di micro e nanotecnologie del Politecnico di Milano. Marc Sorel, Docente di Elettronica dell'Istituto TeCIP (Telecommunications, Computer Engineering, and Photonics Institute) della Scuola Superiore Sant'Anna, aggiunge infine che "il calcolo analogico effettuato con processori ottici è cruciale in numerosi scenari di applicazione che includono acceleratori matematici per sistemi neuromorfici, high-performance computing (HPC) e intelligenza artificiale, computer quantistici e crittografia, sistemi avanzati di localizzazione, posizionamento e sensoristica, ed in generale tutti i sistemi in cui sia necessaria l’elaborazione di grandi quantità di dati ad altissima velocità".

**Mafia: Schlein, 'da governo provvedimenti sbagliati, da tetto contante a subappalti'**

Roma, 29 nov. (Adnkronos) - "Noi sul merito sempre disponibili ma siamo preoccupati". Così Elly Schlein alla puntata di Porta a Porta sulle vittime di mafia quando le viene chiesto se ci sia disponibilità a un lavoro comune maggioranza e opposizione sul contrasto alla criminalità. "Ma siamo preoccupati perchè in questo primo anno abbiamo visto cose sbagliate: 300 milioni tolti dal Pnrr sui beni confiscati da mettere sull'utilizzo sociale, l'innalzamento del tetto del contante, permettere i subappalti a cascata. Noi saremo sempre disponibili sul merito in Parlamento. Faccio un esempio: abbiamo presentato un emendamento che riguarda le vittime della criminalità organizzata perchè il riconoscimento parte dal 1967 e non è giusto verso le vittime colpite in precedenza. Spero la maggioranza lo accolga". "Ma c'è un terreno su cui siamo molto distanti: la battaglia alla mafia prevede strumenti normativi, rafforzamento delle forze dell'ordine ma è acnhe una grande battaglia culturale che deve partire dalla scuola e per la scuola noi non abbiamo visto nulla in questa manovra".

Mafia: Schlein, 'lotta va resa europea, infiltrazioni in tutti i paesi'

Roma, 29 nov. (Adnkronos) - "Il film 'I cento passi' ha segnato la mia generazione". Così Elly Schlein a Porta a Porta nella puntata dedicata alle vittime di mafia dove è stato mandato in onda uno stralcio del film su Peppino Impastato. "Io avevo solo sette anni quando ci sono state le stragi di Falcone e Borsellino. Me la ricordo per le immagini alle tv. Più avanti mi ha colpito la strage di Duisburg. Negli anni al Parlamento europeo ho capito quanto siamo indietro sul rendere europea la lotta alle mafie". "C'è una certa resistenza a capire quanto dovrebbe essere reso patrimonio europeo quello della lotta alla mafia fatto in Italia. Infiltrazioni della magie esistono in tutti gli altri paesi europei e occorre mettere a valore comune gli avanzamento nel contrasto alle mafie che noi in Italia abbiamo pagato col sangue di magistrati, giornalisti".


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