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EMILIA-ROMAGNA: Affitti brevi turistici, verso una legge regionale | VIDEO

Prende il via il percorso di confronto promosso dalla Regione Emilia-Romagna per arrivare a una legge regionale sugli affitti brevi a uso turistico. Un tema sempre più centrale, specie nelle località ad alta tensione abitativa dove i canoni di locazione arrivano fino a 19,2 euro al metro quadro mensili (fonte OMI, secondo semestre 2024). A guidare il primo incontro gli assessori regionali alle Politiche abitative e al Turismo, Giovanni Paglia e Roberta Frisoni, affiancati da un ampio tavolo di lavoro che ha visto la partecipazione di Comuni, associazioni di categoria, sindacati, associazioni dei proprietari e degli inquilini, rappresentanti di piattaforme come Airbnb e Booking, realtà universitarie, Camplus, Terzo settore e Aziende sanitarie. L’obiettivo è fornire ai Comuni strumenti normativi per gestire in modo più efficace il fenomeno degli affitti brevi, salvaguardando il diritto alla casa e al tempo stesso valorizzando la vocazione turistica dei territori. Nelle aree a più alta tensione abitativa, come Bologna, Modena e la Riviera, i canoni di locazione arrivano fino a 19,2 euro al metro quadro al mese (dati OMI, secondo semestre 2024). L’iniziativa si inserisce in un programma più ampio sul diritto all’abitare, che comprende anche 300 milioni di euro per la riqualificazione degli alloggi pubblici sfitti e un fondo affitti da 10 milioni l’anno. Da settembre partirà inoltre il confronto regionale sulla riqualificazione delle strutture ricettive e le colonie.

Thumbnail EMILIA-ROMAGNA: Fondi alluvione, Rontini, “Musumeci è l’unico a non aver cambiato passo” | VIDEO

EMILIA-ROMAGNA: Fondi alluvione, Rontini, “Musumeci è l’unico a non aver cambiato passo” | VIDEO

Fanno discutere le parole del ministro Musumeci sui fondi non spesi dall’ Emilia-Romagna per il dissesto idrogeologico. La segretaria Rontini rilancia parlando del nuovo decreto che la Regione sta preparando con il governo. "Per il rischio idrogeologico in Emilia-Romagna dal 2015 il Governo ha stanziato oltre un miliardo, ma dalle verifiche condotte risultano effettivamente spesi solo 267 milioni, il 25,3% del totale" Lo ha detto il Ministro per la Protezione civile Nello Musumeci in audizione in Commissione parlamentare d'inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano. Non si è fatta attendere la risposta della Regione, con la sottosegretaria alla Presidenza Manuela Rontini che, pur non smentendo, invita il Ministro a remare dalla stessa parte: "Mi pare, e ci pare, che sia l'unico che non ha ancora fatto quel cambio di passo a cui invece tutti stiamo lavorando. Le risposte ai cittadini non si danno con la polemica ma con il lavoro quotidiano in cui tutti noi siamo impegnati in un clima di ottima e proficua collaborazione". Il tutto in virtù di una ritrovata intesa, quella tra Regione, struttura commissariale e Governo, che ha come fulcro la stesura del Decreto 65, in approvazione al Senato, con un nuovo piano straordinario di interventi per la prevenzione finanziato ancora una volta con un miliardo di euro, sperando che questa volta tutti i fondi possano essere messi in fretta a terra:  "Il DL - ha spiegato ancora Rontini - metterà in condizioni la struttura commissariale di poter semplificare sia le ordinanze rivolte ai privati sia metterà in condizioni il commissario straordinario di poter approvare delle ordinanze speciali che potranno essere realizzate con procedure straordinarie, diverse e più tempestive". "La prossima settimana, insieme al Comune di Faenza e all’Autorità di Bacino del Po a Faenza, presenteremo le prime progettualità che vanno proprio in questa direzione".


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