Economia

Thumbnail EMILIA-ROMAGNA: Previsioni crescita, PIL +0,9% nel 2024 e 2025 | VIDEO

EMILIA-ROMAGNA: Previsioni crescita, PIL +0,9% nel 2024 e 2025 | VIDEO

ECONOMIA - Nelle nuove stime la crescita del prodotto interno lordo nel 2024 in Emilia-Romagna dovrebbe essere di +0,9%, valore sostenuto dall’aumento dell’occupazione e degli investimenti. E’ quanto emerge dall’esame dell’ufficio studi di Unioncamere regionale sulle previsioni macroeconomiche per l’Emilia-Romagna. Anche nel 2025 il Pil dovrebbe crescere del +0,9% trainato dai consumi e dalla domanda estera, nonostante sia prevista una flessione negli investimenti. L’Emilia-Romagna dovrebbe avere risultati leggermente migliori rispetto alla media del Paese. Nel 2024, l’economia italiana sarà “trainata” dalle regioni del nord est. L’Emilia-Romagna nella classifica della crescita delle regioni dovrebbe risultare prima a pari merito con l’Umbria e la Sicilia, davanti a Lombardia e Veneto. Confronto con l’Europa Nel 2024 l’Emilia-Romagna dovrebbe crescere di più della media dell’area euro, prevista a +0,7%, valore frenato dalla stagnazione della Germania che tiene conto dei valori positivi previsti per Francia e Spagna. Consumi Nel 2024 i consumi delle famiglie dovrebbero crescere del +0,6% quindi meno del Pil. Le due variabili dovrebbero allinearsi nel 2025 a +0,9%. I settori Nel 2024 saranno di nuovo le costruzioni +7,6% a trainare l’aumento del valore aggiunto reale regionale, che sarà sostenuto anche dai servizi. Nel 2025 si prevede poi una moderata ripresa dell’industria. Mercato del lavoro Nel 2024 la crescita dell’occupazione +1,1% e una sostanziale stabilità delle forze lavoro permetteranno una nuova diminuzione del tasso di disoccupazione. Nel 2025 un nuovo aumento delle forze lavoro porterà ad una più contenuta crescita dell’occupazione e quindi ad un lieve rimbalzo del tasso di disoccupazione al 4,2%.

Thumbnail RAVENNA: Saldo positivo per le imprese, trainano servizi e turismo

RAVENNA: Saldo positivo per le imprese, trainano servizi e turismo

Segnali di fiducia per il sistema imprenditoriale di Ravenna, che ha registrato un saldo positivo di 70 nuove attività tra luglio e settembre. Secondo i dati Movimprese elaborati dall’Osservatorio della Camera di commercio di Ferrara-Ravenna, le iscrizioni al registro hanno raggiunto quota 418, a fronte di 348 cessazioni. I settori trainanti includono le costruzioni (+24 unità), i servizi turistici e della ristorazione (+15) e l’artigianato, che ha contribuito con 36 nuove unitò. In crescita anche le imprese straniere e giovanili, mentre calano il commercio e l’agricoltura. “Abbiamo attraversato quattro anni difficilissimi – commenta il presidente dell’ente camerale, Giorgio Guberti - dal Covid alla fiammata inflazionistica, dai cambiamenti climatici fino ai conflitti bellici. Eppure, le imprese ravennati hanno dimostrato grande capacità nell’affrontare situazioni straordinarie, aumentando ancora la loro quota di export”. Per il futuro ci si attende un nuovo slancio economico grazie alla recente istituzione della Zona logistica semplificata, che potrà portare ulteriori vantaggi fiscali e agevolazioni per chi investirà sul territorio. “Un’opportunità da non perdere”, ha concluso Guberti.

Thumbnail BOLOGNA: Gamberini, “più cooperazione per un nuovo modello di sviluppo”

BOLOGNA: Gamberini, “più cooperazione per un nuovo modello di sviluppo”

Bologna diventa per due giorni capitale italiana della cooperazione grazie alla Biennale dell'Economia cooperativa, evento di Legacoop che torna nel capoluogo, ancora alle prese con il fango in diverse zone, con ospiti di rilievo e l'obiettivo, spiega il presidente Gamberini ai nostri microfoni, di “riscrivere l'agenda della cooperazione in Italia, per uno sviluppo del Paese più coeso e sostenibile” Bologna diventa per due giorni capitale della cooperazione italiana. E come il Presidente Sergio Mattarella, anche Simone Gamberini, al vertice di Legacoop nazionale, regia della Biennale dell'Economia cooperativa ripartita a pochi passi da Piazza Maggiore, dopo un periodo d'assenza, non può che cominciare dedicando un pensiero ad una comunità scossa, come poche altre volte, in seguito ad una terribile alluvione e all'ennesima tragedia sul lavoro nel nostro Paese. Tanti gli ospiti di rilievo nel cuore della città, per confrontarsi su un futuro alternativo, che passi dalle energie e dai valori del mondo cooperativo, affrontando in modo diverso e più eguale le sfide dei nostri tempi. Dal cambiamento climatico all'intelligenza artificiale, dall'Europa alla coesione sociale, per citarne alcuni. “Legacoop ha cercato di unire le istituzioni, la società italiana per cominciare a riscrivere un'agenda cooperativa del Paese -conferma Gamberini-. C'è bisogno di cambiare modello di sviluppo, c'è bisogno di mettere la centro le persone, c'è bisogno di cooperazione. È questo quello che ci impegneremo a fare nei prossimi anni”. Come un anno fa per la Romagna, anche stavolta Legacoop è vicina ai cittadini colpiti dall'alluvione nella nostra regione con una raccolta fondi.


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