Economia

Thumbnail RAVENNA: Nessun declassamento per la dogana del porto, intervista al direttore Adm

RAVENNA: Nessun declassamento per la dogana del porto, intervista al direttore Adm

POLITICA - “Nessun declassamento, anzi, è previsto un potenziamento dell’ufficio con nuove unità nel personale: l’unica modifica riguarda la rimodulazione alla retribuzione al dirigente”. Così il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, replica e prova spegnere definitivamente, ai nostri microfoni, le polemiche attorno al futuro dell’ufficio dogane al porto di Ravenna “È strumentale parlare di declassamento, tra l’altro è un sostantivo che usano anche per altri uffici dirigenziali, ma qui c’è soltanto una rimodulazione di una voce specifica della retribuzione a capo dell’ufficio di Ravenna”. Nessun declassamento. Il direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, in visita a Bologna, ribadisce l'infondatezza delle notizie circolate nei giorni scorsi, riguardo la presunta decisione di declassare da prima a terza fascia l’ufficio delle dogane del porto di Ravenna nell’ambito della sua riforma, attuativa di un decreto del 2012, avviata quasi un anno fa. Una polemica nata dopo un’interpellanza a Montecitorio della deputata dem Ouidad Bakkali, con una vera e propria levata di scudi anche da parte di sindacati e politica locale. È in corso una riorganizzazione territoriale per garantire maggiore efficienza operativa, aveva subito fatto sapere l’Adm con una nota, aggiungendo che, al contrario, è previsto un rafforzamento dell’agenzia al porto ravennate, col personale che da 63 passera a 72 unità e posizioni di elevata responsabilità che saranno raddoppiate. Stop, dunque, alle polemiche. “Questo accade, è fisiologico, la riforma in realtà sta entrando nella sua parte finale -continua Alesse – quindi è giusto chiedere interlocuzione all’agenzia e stiamo dando in realtà spiegazioni, non abbiamo problemi a farlo. Si tratta di una riforma equilibrata che poggia poi sul numero e sul volume di affari dirigenziali che ciascun ufficio andrà a governare”. L’infondatezza delle preoccupazioni rappresentate, si legge ancora nella nota, derivano esclusivamente dalla riqualificazione della retribuzione del dirigente, che viene portata da 142.434 euro a 133.137. Ravenna, rimarca pertanto Alesse, infine, resta un porto strategico. “Lo ribadisco -conclude – non cambia nulla. Poi sono realtà in completo divenire, quindi se la riforma dovrà essere revisionata alla luce di un aumento della voce del volume degli affari che ciascun ufficio gestisce, andremo a rivedere la riforma. Nulla è eterno”.

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EMILIA-ROMAGNA: Mercato immobiliare crescono gli investitori stranieri | VIDEO

"L'Emilia-Romagna si conferma una delle regioni più attrattive per gli investitori internazionali – commenta Simone Rossi, cofondatore di Gate-away.com – grazie al suo equilibrio tra qualità della vita, patrimonio storico e convenienza del mercato immobiliare." L'Emilia-Romagna è tra le regioni italiane più ambite nel mercato immobiliare internazionale, registrando un incremento del 18,88% nelle richieste nel 2024 rispetto all'anno precedente, secondo i dati di Gate-away.com, il portale di riferimento per gli investitori stranieri interessati all'Italia. La regione ha visto un aumento significativo delle richieste, provenienti principalmente dagli Stati Uniti (+30,19% rispetto al 2023) e dagli stranieri che utilizzano il portale mentre si trovano già sul territorio (+40,2%). Seguono Germania, Regno Unito e Olanda. Tra le province, è Ferrara a guidare la classifica con il 33,65% delle richieste e un aumento del 115,04% rispetto al 2023. Seguono Bologna (+6,25%) e Modena (+8,94%). Rimini mantiene un discreto interesse (+1,39%), mentre Forlì-Cesena raccoglie il 7,76% delle richieste e Ravenna il 6,35%. Le case dominano il mercato con l'89,88% delle richieste, mentre gli appartamenti si attestano al 10,12%. Le ville, in particolare, hanno registrato un incremento del 49,66%. Gli acquirenti prediligono immobili ristrutturati o abitabili di oltre 120 mq, con 3 o 4 stanze e dotati di giardino.Il valore medio delle proprietà richieste è di circa 450mila euro. La fascia di prezzo più popolare è quella fino a 100mila euro (35,65%), mentre il 12,59% delle richieste riguarda immobili con un valore compreso tra 500mila e 1 milione di euro.

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EMILIA-ROMAGNA: Turismo, nel 2024 oltre 40,5 milioni di presenze, +3,6%

Nel 2024 la Regione Emilia-Romagna ha totalizzato 40,5 milioni di presenze turistiche, in aumento del +3,6% rispetto al 2023, mentre gli arrivi sfiorano gli 11,8 milioni, pari al +2,7%, sempre sull’anno scorso. Lo rende noto l’ente regionale. Una crescita trainata in particolare dall’aumento dei turisti stranieri che fanno segnare un +9,2% degli arrivi (3.537.387) e un +9,8% dei pernottamenti (12.171.605). Aumenti più contenuti per quelli italiani, che rappresentano comunque il 70% del movimento turistico complessivo: +0,2% gli arrivi, +1,1% le presenze. Dati complessivamente ritenuti positivi anche rispetto al periodo pre-pandemico: il confronto con il 2019, l’anno boom del turismo emiliano-romagnolo, evidenzia infatti un +1,6% per gli arrivi e un +0,5% per le presenze, considerando sia il turismo interno che quello dall’estero. È quanto risulta dai primi dati provvisori Istat raccolti ed elaborati dall’Ufficio statistica della Regione Emilia-Romagna relativi al periodo gennaio-dicembre 2024. “Questi dati descrivono il potenziale e l’attrattività dell’Emilia-Romagna, frutto di una strategia integrata pubblico-privato- affermano il presidente dell’Emilia-Romagna, Michele de Pascale, e l’assessora regionale al Turismo, commercio e sport, Roberta Frisoni-. Un risultato positivo che va ricondotto alla qualità dell’offerta complessiva, alla professionalità degli operatori, alla capacità di investire per innovare e qualificare, alla collaborazione con i territori. È chiaro però che questi dati non riflettono le difficoltà di un settore alle prese con inflazione, aumento dei costi delle materie prime ed energetiche, la redditività stesse delle imprese. Temi che abbiamo ben presente e che vogliamo affrontare insieme, lavorando al fianco degli operatori, delle Destinazioni turistiche, di Apt e di tutti gli enti pubblici e privati”.   Nel dettaglio, la Riviera emiliano-romagnola si conferma di gran lunga la meta più gettonata con quasi 6 milioni di arrivi (+2,3% sul 2023) e 27,4 milioni di presenze (+2,8 sempre sul 2023). Significativi i numeri anche delle città d’arte con 3,7 milioni di arrivi (+2,9%) e 8 milioni di presenze (+6,8%). Il 2024 conferma l’attrattività delle località collinari (+7,8% gli arrivi e + 5,5 % le presenze sul 2023) e appenniniche (+4,3%, + 2,3%). In ripresa sullo scorso anno le località termali con +2,1% gli arrivi e +5,2% le presenze. In buona salute il turismo nelle altre località: +2,8% e +1,3%. Quanto agli stranieri, l’ente sottolinea numeri in crescita: il bilancio del 2024 sul 2023 lo evidenzia per tutte le destinazioni, a partire dalle località collinari e appenniniche (+12,7% e +2,2% gli arrivi; +12,8% e +10% le presenze). Molto bene anche le città d’arte (+8,6% gli arrivi, +13,3% le presenze), la Riviera (+8,3% e +7,8%) e le località termali (+8,7% e +11,1%). Non fanno eccezioni le altre località: +13,4% gli arrivi e +10% le presenze.


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