26 MAGGIO 2025

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26 MAGGIO 2025 - 12:45


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EMILIA-ROMAGNA: Firmato protocollo di intesa fra Confcooperative e Inps | VIDEO

Digitalizzazione dei servizi, gestione delle domande per gli ammortizzatori sociali, regolarità dei flussi contributivi e più dialogo tra le parti: questi alcuni dei punti più importanti di un nuovo protocollo di intesa sottoscritto a Bologna tra Inps e Confcooperative

Sottoscritto al Palazzo della Cooperazione di Bologna un nuovo protocollo di intesa fra Confcooperative Emilia-Romagna e Inps per rafforzare la collaborazione istituzionale e operativa tra le parti, al fine di supportare imprese e cooperative, con particolare attenzione alla digitalizzazione dei servizi, alla gestione delle domande per ammortizzatori sociali, alla regolarità dei flussi contributivi e alla fruizione delle prestazioni previdenziali e assistenziali. Un accordo che prosegue la linea progettuale intrapresa dall’Inps, avviata con l’insediamento del nuovo presidente Fava. “Il senso è fare una nuova alleanza col tessuto produttivo – ha spiegato- perché è da loro che passano i futuri contribuenti”. L’intesa, con validità biennale ma rinnovabile, prevede inoltre la costituzione di un tavolo tecnico, momenti di formazione e aggiornamento, strategie di innovazione dell’istituto e maggiore dialogo tra le due parti, rendendo più tempestiva la risoluzione di problematiche comuni. “L’accordo ha un significato di visione di istituti spesso letti solo come qualcosa di burocratico: in realtà abbiamo bisogno di trasformarlo in un momento di relazione col coinvolgimento di tutti i soggetti” ha concluso Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia-Romagna.

 




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"Le nuove tecnologie non sono l'unica causa delle riduzioni delle operazioni bancarie nelle filiali: altri fattori vi concorrono, soprattutto nelle aree che si stanno spopolando per diversi fattori, fra cui la concentrazione degli investimenti nelle zone meglio collegate da infrastrutture materiali e immateriali". Lo afferma il presidente Abi Antonio Patuelli nella sua relazione all'assemblea dell'associazione. "Gli Appennini, il Mezzogiorno e anche talune zone delle Alpi sono spesso più difficilmente raggiungibili da strade, ferrovie e dalle più moderne tecnologie" ha aggiunto sottolineando come "le attività bancarie, tutte in concorrenza fra loro, non precedono, ma seguono i flussi di popolazione e di attività economiche". "Occorre che le Istituzioni europee, statali e regionali investano sullo sviluppo sostenibile nelle zone meno popolate, ne incentivino il ripopolamento e le modernizzazioni innanzitutto infrastrutturali e tecnologiche. Apprezziamo la Proposta di legge presentata in Parlamento dal Cnel perché le banche non siano escluse dalle indispensabili gare per le Tesorerie comunali dei piccoli centri" ha aggiunto.