5 MARZO 2025

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5 MARZO 2025 - 13:06


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BOLOGNA: Al via Mecspe, le sfide del manifatturiero fra transizione, dazi e digitalizzazione | VIDEO

Al via alle Fiere di Bologna la 23esima edizione di Mecspe, l’evento internazionale dedicato al manifatturiero, che quest’anno deve fare i conti con un momento non semplice per le aziende del settore, tra rischio dazi e costi in aumento a causa anche dei conflitti internazionali

Al via alle Fiere di Bologna la 23esima edizione di Mecspe, evento internazionale dedicato al settore manifatturiero, dal 2021 di casa nel capoluogo di regione, dopo anni al polo fieristico di Parma. Oltre 2.100 le aziende presenti. Più di 120 i convegni in programma per tre giorni, con in contemporanea nei 100mila mq di superficie espositiva, anche Metef, la fiera della filiera dell’alluminio. Il dato di visitatori da battere dello scorso anno è di quota 66mila. “Sono in corso due transizioni, quella digitale e quella green, che pongono sfide importanti al nostro sistema produttivo e poi c’è un contesto geopolitico non semplice che ci imporrà scelte importanti per garantire un futuro alle nostre imprese” spiega Raffaele Spallore, dirigente Divisione II – Politiche per la digitalizzazione delle imprese, l’innovazione e l’analisi dei settori produttivi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Dal piano di transizione 5.0, approvato lo scorso anno dal Mimit, alle sfide della transizione digitale e della sostenibilità. Dall’onda lunga del Pnrr alle difficoltà del momento a causa di conflitti, costi energetici in aumento e rischio dazi. Tra fiducia e timori degli addetti ai lavori, sono tanti i temi al centro della manifestazione. Emilio Bianchi, direttore generale Senaf e Mecspe, conclude: “Gli Stati Uniti sono sicuramente il primo mercato di sbocco per le nostre imprese, ma con costi molto impattanti. Internamente possiamo fare molto se non ci disturbiamo troppo a spostare l’attenzione su tecnologie verdi di cui non siamo proprietari. Così stiamo impattando negativamente sull’industria automobilistica che è uno dei principali driver del nostro settore”.

 




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BOLOGNA: Cosmoprof, ministro Urso sui dazi, “evitare escalation e guerra commerciale” | VIDEO

Al via alle fiere di Bologna la 56esima edizione di Cosmoprof, il salone internazionale dedicato alla filiera della cosmetica e di tutte le sue componenti. Presente all’inaugurazione anche il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha parlato del rischio dazi anche per questo settore, commentando: “L’Europa dev’essere cauta per evitare un’escalation e una guerra commerciale che danneggerebbe tutti”   Su il sipario alle Fiere di Bologna, sotto i migliori auspici, per l’edizione numero 56 di Cosmoprof, il salone internazionale dedicato alla filiera della cosmetica e di tutte le sue componenti. Oltre tremila gli espositori da 65 Paesi, più del 35% alla sua prima volta a Bologna. “Ci aspettiamo 250mila persone, che vuol dire tanta roba in termini organizzativi” assicura il presidente di Bologna Fiere, Gianpiero Calzolari, mentre il direttore generale del salone, Enrico Zannini, aggiunge: “Siamo confidenti che sarà un’edizione record”. Il governatore Michele De Pascale ricorda come “stiamo parlando di un settore con numeri importanti anche in Emilia-Romagna; Matteo Zoppas, presidente dell’agenzia per la promozione all’estero delle imprese italiane Ice, spiega: “Il settore è in crescita, nel 2022 e 2023 di venti punti percentuali e anche nel 2024 è cresciuto dell’11,4%. Diciamo che è una di quelle locomotive che hanno consentito al made in Italy di non essere penalizzato dai settori più in calo come automotive o area della Germania e della Cina”. Sullo sfondo, come ormai accade da settimane quando si parla d’economia, il rischio dazi da Oltreoceano. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, conclude a riguardo: “Riteniamo che la commissione europea, che ha il mandato per la politica commerciale per l’unione, debba essere cauta e responsabile per evitare che si inneschi un’escalation e una guerra commerciale che danneggerebbe tutti”.