4 FEBBRAIO 2025

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4 FEBBRAIO 2025 - 09:07


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EMILIA-ROMAGNA: Mercato immobiliare crescono gli investitori stranieri | VIDEO

"L'Emilia-Romagna si conferma una delle regioni più attrattive per gli investitori internazionali – commenta Simone Rossi, cofondatore di Gate-away.com – grazie al suo equilibrio tra qualità della vita, patrimonio storico e convenienza del mercato immobiliare." L'Emilia-Romagna è tra le regioni italiane più ambite nel mercato immobiliare internazionale, registrando un incremento del 18,88% nelle richieste nel 2024 rispetto all'anno precedente, secondo i dati di Gate-away.com, il portale di riferimento per gli investitori stranieri interessati all'Italia. La regione ha visto un aumento significativo delle richieste, provenienti principalmente dagli Stati Uniti (+30,19% rispetto al 2023) e dagli stranieri che utilizzano il portale mentre si trovano già sul territorio (+40,2%). Seguono Germania, Regno Unito e Olanda. Tra le province, è Ferrara a guidare la classifica con il 33,65% delle richieste e un aumento del 115,04% rispetto al 2023. Seguono Bologna (+6,25%) e Modena (+8,94%). Rimini mantiene un discreto interesse (+1,39%), mentre Forlì-Cesena raccoglie il 7,76% delle richieste e Ravenna il 6,35%. Le case dominano il mercato con l'89,88% delle richieste, mentre gli appartamenti si attestano al 10,12%. Le ville, in particolare, hanno registrato un incremento del 49,66%. Gli acquirenti prediligono immobili ristrutturati o abitabili di oltre 120 mq, con 3 o 4 stanze e dotati di giardino.Il valore medio delle proprietà richieste è di circa 450mila euro. La fascia di prezzo più popolare è quella fino a 100mila euro (35,65%), mentre il 12,59% delle richieste riguarda immobili con un valore compreso tra 500mila e 1 milione di euro.




ALTRE NOTIZIE DI ECONOMIA

EMILIA-ROMAGNA: Dazi al 30%, il settore più a rischio è l’automotive | VIDEO

Preoccupa l’annuncio di nuovi dazi fatto dal presidente Trump nel fine settimana. Vediamo quali conseguenze potrebbero avere le nuove tariffe sull’export dell’Emilia-Romagna. 10,5 miliardi di beni esportati nel 2024: è questo il volume d’affari tra Emilia-Romagna e Stati Uniti minacciato dall’ennesimo annuncio di Donald Trump sui dazi da imporre al commercio europeo. Fino a pochi giorni fa si parlava di un aumento del 10%, ora si è saliti al 30%, in una guerra commerciale che rischia di mettere in difficoltà molte aziende della nostra regione. In cima alla lista dei settori più esposti c’è l’automotive, che da solo vale quasi 2 miliardi di euro. Subito dietro, tutti quelli che tradizionalmente trainano la produzione regionale: meccanica, agroalimentare, farmaceutica e ceramica. Sono 5.788 le imprese che esportano oltreoceano; tra queste, ben 1.256 risultano vulnerabili, cioè dipendenti dal mercato americano per almeno il 5% del fatturato. A preoccupare non è solo il rischio economico diretto, ma anche l'effetto domino che potrebbe travolgere fornitori, subfornitori e occupazione. Il tutto mentre l’Unione Europea e il governo italiano sembrano ancora indecisi sul da farsi: attuare contromisure oppure cercare un accordo con un Trump sempre più imprevedibile. «L’Emilia-Romagna è una terra che vive di relazioni internazionali e ha costruito la propria forza sull’export e sull’innovazione», ha dichiarato il presidente Michele de Pascale. «Il Governo deve muoversi con decisione per difendere le nostre imprese. È il momento di dimostrare che il Made in Italy non si protegge con le parole, ma con azioni concrete nei tavoli europei e internazionali».