28 FEBBRAIO 2025

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28 FEBBRAIO 2025 - 13:15


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RAVENNA: E' arrivata la nave rigassificatrice, in funzione ad aprile

Come previsto, questa mattina al largo della costa di Ravenna ha attraccato la nave rigassificatrice Bw Singapore, battente bandiera del Regno Unito, proveniente da Cartagena in Spagna. La Guardia Costiera ha garantito la sicurezza del trasferimento dell’unità, intervenendo con propri mezzi sin dal suo ingresso nelle acque di interesse nazionale e fino all’arrivo nelle acque romagnole. Il dispositivo di sicurezza è stato attivato al largo di Pantelleria, dove la nave è stata presa in carico inizialmente dalla motovedetta CP 291 e successivamente da Nave Peluso CP 905 e Nave De Grazia CP 420.  L'imbarcazione, acquistata da Snam, è in grado di rigassificare fino a 5 miliardi di metri cubi all'anno e dispone di una capacità di stoccaggio di 170mila metri cubi di GNL. Per collegare l'infrastruttura alla rete di trasporto del gas, sono previsti un metanodotto sottomarino di circa 8,5 chilometri e un tratto interrato di 34 chilometri a terra. L'investimento complessivo per l'operazione, tra l'acquisto della nave e la realizzazione delle opere connesse, è stimato in un miliardo di euro. Secondo quanto dichiarato recentemente dall'amministratore delegato di Snam, Stefano Venier, l'impianto dovrebbe essere operativo in aprile. Nel frattempo, il Comune di Ravenna ha dato il via libera al progetto di rinaturalizzazione previsto negli accordi sul rigassificatore. L'intervento, finanziato da Snam con un investimento di 8,9 milioni di euro, interesserà 80 ettari di terreni agricoli che verranno trasformati in un'area naturale con boschi, siepi, prati e habitat costieri. I lavori dovranno concludersi entro un anno dall'entrata in funzione dell'impianto. 

“L’arrivo della nave a largo di Ravenna, nel pieno rispetto delle tempistiche, mette a disposizione del Paese un asset strategico, che insieme alla Italis Lng ormeggiata a Piombino costituisce uno step fondamentale per la diversificazione delle forniture e la sicurezza energetica del Paese”, ha commentato Stefano Venier, amministratore delegato di Snam. “Ravenna è un approdo ideale, non solo perché ospita sul suo territorio un distretto industriale di eccellenza specializzato nel settore energetico, ma anche per la sua posizione strategica capace di attrarre i flussi di gas in arrivo dall’area del Mediterraneo orientale e non solo”.

Nei giorni scorsi è stata pubblicata la procedura concorsuale per individuare il soggetto che consegnerà il primo carico di Gnl alla BW Singapore, funzionale alle attività di commissioning, che consiste nelle prove di funzionamento e nella messa a punto dell’impianto di rigassificazione della FSRU. Il carico, previsto nel corso del mese di marzo, è propedeutico anche alla costituzione del livello minimo di gas liquido nei serbatoi del terminale, necessario a garantirne la piena operatività. Costruita nel 2015, la BW Singapore è in grado di stoccare 170mila metri cubi di gas liquefatto e rigassificarlo per una capacità complessiva di 5 miliardi di metri cubi l’anno. La nave è stata acquistata da Snam nel corso del 2022, come una delle misure messe in atto a seguito del conflitto in Ucraina. L’incremento della capacità complessiva di rigassificazione del Paese è stato considerato strategicamente rilevante per garantire la sicurezza energetica nazionale: ad oggi, il gas naturale liquefatto (GNL) rappresenta circa il 25% del consumo totale di gas del Paese. Una volta in esercizio, la BW Singapore consentirà di portare la capacità complessiva di rigassificazione italiana a 28 miliardi di metri cubi, equivalente ai volumi importati via gasdotto dalla Russia nel 2021, prima del conflitto russo-ucraino. Oltre a Ravenna, Snam detiene partecipazioni significative in tutti i terminali regolati di rigassificazione del GNL operanti in Italia, tra cui il terminale Panigaglia (La Spezia), operativo dal 1971, il terminale Adriatic LNG (Rovigo), in esercizio dal 2009, il terminale OLT FSRU Toscana (Livorno), attivo dal 2013, e la FSRU Italis LNG (Piombino), operativa da luglio 2023. 

"Oggi ha attraccato un altro rigassificatore a Ravenna che "può aiutare enormemente, perché ci permette di arrivare a 28 miliardi di metri cubi di stoccaggi. Proprio perché parliamo di bollette, con i rigassificatori che avevamo, quindi Panigaglia, Livorno, Rovigo, aggiungendo i 10 miliardi di metri cubi delle due navi", ossia Piombino e poi Ravenna, "andiamo ad avere quasi il 50% di quello che è il consumo nazionale di garanzia, come quantità". Così il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha sottolineato i prossimi effetti dell'arrivo oggi a Ravenna di un'altra nave rigassificatrice. Pichetto ne ha parlato coi cronisti a Firenze, dove partecipa ad Akadémeia, la scuola politica dell'europarlamentare Dario Nardella. "E' chiaro però - ha concluso il ministro Pichetto Fratin - che dall'altra parte c'è la questione del prezzo, che è anche legata agli equilibri internazionali".




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RAVENNA: Porto, traffico in aumento ma rischio declassamento | VIDEO

Il 2025 è iniziato bene per il porto di Ravenna che vede aumentare il traffico di merci e persone. Sul futuro però pesa l’incertezza sui dazi e il declassamento che potrebbe scattare a maggio. +7,6% a gennaio, con un aumento stimato a febbraio del +0,7%. Comincia bene l’anno per il porto di Ravenna, che registra numeri in positivo in tutti i settori, dalle merci al trasporto di persone. “I nostri settori trainanti stanno ottenendo buoni risultati” è stato il commento della presidente dell’Autorità Portuale, Maria Petrosino, che però ha sottolineato come i dubbi sui dazi, che potrebbero essere imposti dagli Stati Uniti, gettino un’ombra di incertezza sul prossimo futuro. A breve, inoltre, un’altra spada di Damocle potrebbe abbattersi sulla struttura: quella del declassamento. Proprio per questo, il sindaco in pectore di Ravenna, Sbaraglia, ha incontrato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, esprimendo le sue preoccupazioni. Ad interessarsi alla questione anche il viceministro ai Trasporti, Edoardo Rixi, in visita pochi giorni fa: “Ho chiesto rassicurazioni. Mi è stato detto che arriverà altro organico e che alcuni servizi non verranno tagliati, anzi verranno potenziati. Tuttavia, mi piacerebbe condividere una prospettiva e capire le motivazioni che hanno portato alla riorganizzazione dell’impianto delle dogane nei porti italiani”. "Il porto non verrà penalizzato", replica l’Agenzia delle Dogane. Anzi, grazie alla riorganizzazione, il personale di servizio passerà da 63 a 72 unità. Nei prossimi giorni è previsto un incontro, si spera chiarificatore, con il direttore dell’Agenzia, Roberto Alesse.