EMILIA-ROMAGNA: Dazi Usa, l'allarme della Regione, contrazione fino a 1,3 mld
"È indubbio che la nuova politica commerciale statunitense può avere impatti molo negativi, soprattutto per la nostra regione. Alcuni settori, moda e agroalimentare in primis, sono già in chiara sofferenza per le incertezze che scontano i mercati". Lo ha detto il vicepresidente dell'Emilia-Romagna Vincenzo Colla, rispondendo in Question time in assemblea legislativa al consigliere di Avs Paolo Trande, che chiedeva alla giunta di "chiarire se l'eventuale applicazione di dazi all'Ue da parte degli Stati Uniti possa avere effetti diretti o indiretti sulle attività produttive della nostra regione e, nel caso, se sia possibile fare una stima della potenziale contrazione economica e della perdita di posti di lavoro".
Secondo Colla, gli scenari che potrebbero manifestarsi nel breve periodo sono due: "O un ulteriore inasprimento del 10% sui prodotti già daziati, oppure un'applicazione generalizzata di dazi del 10% su tutti i prodotti verso gli Usa. Nel primo caso l'Emilia-Romagna sarebbe esposta in misura leggermente superiore rispetto alla media nazionale per un 9% globale che equivarrebbe a circa 1 miliardo di euro in controvalore. Nel caso di dazi generalizzati, invece, la nostra regione registrerebbe una contrazione intorno al miliardo e trecento milioni circa".
Tuttavia, "se è vero che la nostra regione sarebbe tra le più colpite da questa guerra commerciale, va anche sottolineato come il nostro tessuto produttivo sia particolarmente flessibile e competente per reagire in tempi brevi ad uno scenario così negativo". A breve, spiega Colla, "sarà convocato un tavolo specifico con le parti sociali per ragionare su questi scenari".
(in foto il presidente americano Donald Trump)
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