26 AGOSTO 2024

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26 AGOSTO 2024 - 11:08


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FORLI’: Il francese Fnac Darty punta a Unieuro, partita la vendita delle azioni | VIDEO

Unieuro potrebbe diventare francese. Da oggi, per 40 giorni lavorativi, ossia fino al 25 ottobre, gli azionisti dell'azienda attiva nella distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici potranno decidere se vendere ai francesi. La Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) ha infatti dato il via libera al documento di offerta pubblica di acquisto e scambio avanzata dal colosso francese Fnac Darty e Ruby Equity Investment sulle azioni di Unieuro, società con sede a Forlì e quotata su Euronext Star Milan. È stata anche definita l'eventuale contropartita economica: 9 euro per azione più 0,1 azioni Fnac Darty di nuova emissione, che saranno quotate e negoziate su Euronext Paris, come spiegano gli offerenti in una nota. Rimane quindi agli azionisti di Unieuro decidere il destino dell'azienda, il cui valore è stimato dai francesi in 249 milioni di euro. La combinazione tra i due gruppi promette di generare importanti sinergie, stimate in oltre 20 milioni di euro, derivanti principalmente da migliori condizioni di acquisto e dall'integrazione delle attività di private label, dando vita a un colosso nell'Europa meridionale e occidentale con oltre 10 miliardi di euro di fatturato, 30.000 dipendenti e più di 1.500 negozi. La decisione spetta ora ai piccoli azionisti (buona parte delle azioni di Unieuro sono sotto forma di flottante) e ai grandi: le quote principali sono in mano a Iliad (circa il 12%), Giuseppe Silvestrini (6,16%) e Amundi A.M. (5,8%).




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BOLOGNA: Cambiamenti climatici, le sfide dell’ortofrutta tra politiche green e mercato | VIDEO

Apo Conerpo, la principale organizzazione di produttori ortofrutticoli d’Europa, ha festeggiato a Bologna i suoi trent’anni di attività a tutela della filiera e del reddito agricolo, con un convegno sulle sfide future del settore, fondamentale Italia e soprattutto Emilia-Romagna, alle prese con politiche europee sempre più stringenti e cambiamenti climatici Coltivare il futuro, tra politiche green e mercato. È il titolo, preso in prestito dalla vera sfida del settore in questo periodo, del convegno col quale Apo Conerpo, la principale organizzazione di produttori ortofrutticoli d’Europa, con oltre seimila soci, 50 cooperative, 32mila ettari coltivati in Italia (di cui il 70% in Emilia-Romagna) e giro d’affari annuo da 800 milioni di euro, ha festeggiato a Bologna i suoi trent’anni di attività a tutela della filiera e del reddito agricolo. Cambiamenti climatici e cosiddetti insetti alieni rappresentano oggi le questioni epocali da affrontare, ma a disposizione ci sono solo quelle che qualcuno definisce “armi spuntate”, per via di politiche comunitarie discusse e mancanza di nuove molecole autorizzate. Serve dunque un sostegno concreto, prima di tutto, da parte dell’Europa. “Il mondo agricolo è sempre stato attento alle dinamiche ambientali, non c’è persona più attenta all’ambiente dell’imprenditore agricolo – sottolinea il presidente di Apo Conerpo, Davide Vernocchi-, un cambiamento troppo repentino rischia di fare danni molto importanti”. Veronika Vrecionova, presidente della commissione agricoltura a Bruxelles, aggiunge: “Ritengo sia opportuno riprendere in mano il Green Deal e rivederlo in modo più realistico, sburocratizzando e semplificando”. “Stiamo mettendo settanta milioni di euro per tecnologie che salvano il prodotto, ma servono anche strumenti a livello europeo” commenta invece l’assessore regionale, Alessio Mammi. Come illustrato inoltre da un report realizzato da Nomisma, in regione soffrono maggiormente kiwi, pere e pesche, con ricadute sull’export, molto importante per l’ortofrutta italiano. Puntare su ricerca e innovazione resta quindi fondamentale. Ersilia Di Tullio, di Nomisma, conclude: “L’Italia, che ha una capacità produttiva importante sui mercati esteri, ha quasi una difficoltà nel recuperare prodotto per poterlo diffondere, è questa la sfida di oggi”.