7 GIUGNO 2024

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7 GIUGNO 2024 - 10:28


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EMILIA-ROMAGNA: Ferrovie, prende corpo il progetto del raddoppio Av

Dovrebbero partire nel 2026 i lavori per costruire la prima parte della linea ferroviaria ad alta velocità in Romagna.

Prende corpo il progetto per raddoppiare la ferrovia tra Bologna e Castel Bolognese. E’ il primo tassello dell’auspicata nuova linea ad alta velocità sul versante adriatico che andrebbe a collegare velocemente la Puglia alle regioni del nord. Un’opera da 3,6 miliardi di euro che dovrebbe già vedere i primi cantieri nel 2026 al netto ovviamente di possibili ritardi. Il punto ora è dove far passare i binari: è già stata scartata l’ipotesi di farlo parallelamente alla linea tradizionale a vantaggio di un tracciato in variante. Le ipotesi su questo punto sono tre: affiancando l’autostrada A14 oppure a sud o a nord della stessa arteria. I nuovi binari ad alta velocità potrebbero però sorgere in sopraelevata: si parla di viadotti di una ventina di metri utili a scavalcare intersezioni viarie e ferroviarie. Dai territori arrivano su questo già alcune critiche e polemiche: i sindaci, tra cui il bolognese Matteo Lepore, hanno già scritto a Rfi chiedendo maggiore coinvolgimento nell’idea progettuale. La vecchia linea adriatica è ormai quasi satura e, di fatto, porta quel versante a restare un passo indietro rispetto al fronte tirrenico dove i treni corrono a 300 km/h. Prossimi step saranno capire come arrivare a Rimini (che vedrà sicuramente una fermata dell’alta velocità) e dove realizzare la stazione medio-romagnola. In pole position c’è attualmente Forlì




ALTRE NOTIZIE DI ECONOMIA

BOLOGNA: Dazi, un rischio per le imprese regionali e nazionali orientate all’export | VIDEO

Continua il dibattito sulla questione relativa ai dazi americani annunciati da Trump: nonostante una fase ancora interlocutoria, le preoccupazioni sono rivolte alle imprese italiane e all’export. Un problema per il nostro Paese e una difficoltà negli scambi economici a livello internazionale. Sono questi i punti sottolineati dal Presidente del Gruppo Granarolo Gianpiero Calzolari in merito alla posizione di Trump sui dazi: un cambio di scenario che, secondo Calzolari, potrebbe portare anche a nuove regole per le imprese. Nonostante una fase ancora interlocutoria, sottolinea la Presidente di Legacoop Bologna Rita Ghedini, i dazi creerebbero problemi alla filiera e alle imprese, locali e nazionali, fortemente orientate verso l’export. Gianpiero Calzolari, Presidente Gruppo Granarolo: "Se si ridimensionano si rendono difficili gli scambi economici tra paesi per un paese come il nostro che ha una grande abilità nella trasformazione è veramente difficile per alcune categorie. Penso all’automotive; sappiamo già cosa sta succedendo quindi quello che tutti noi auspichiamo è un protagonismo dell’Europa e  il suo peso relazionale non solo bilaterale con gli Stati Uniti con la Cina con l’India e con il Messico, ma con tutti coloro che possono tutti i paesi che sono oggi un mercato e possono diventarlo domani. Cambieranno le regole, non possiamo pensare che rimarranno le regole di prima, bisogna che siano regole compatibili con quello che nel frattempo noi abbiamo costruito una rete di imprese che dialogano gli interni di fornitura su fornitura consumi in modo ormai quotidiano".