14 GIUGNO 2024

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NOTIZIA DI ECONOMIA

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14 GIUGNO 2024 - 09:22


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EMILIA-ROMAGNA: Rallentamento dell'economia nel 2023, bene meccanica e costruzioni | VIDEO

Nella sede della Banca d’Italia di Bologna sono stati presentati i dati relativi all’andamento dell’economia in regione per il 2023. Crescono alcuni settori a discapito di altri: ad influire il commercio estero e i conflitti gepolitici.

Un rallentamento nel 2023 per l’economia dell’Emilia Romagna rispetto ai due anni precedenti. Nonostante la crescita dell’1,1%, ad incidere sono state le attività che hanno ridotto il loro operato durante la pandemia, le tensione geopolitiche che hanno influenzato il commercio mondiale e l’inflazione. Per i settori bene quello dei servizi, della meccanica e delle costruzioni, grazie al Pnrr e al Superbonus: in difficoltà il settore manifatturiero, complice il commercio estero e l’agricoltura a causa del cambiamento climatico e dell’alluvione. Un dato positivo il rafforzamento della situazione patrimoniale delle aziende in regione, che fa auspicare una piccola e lenta crescita anche per il 2024.




ALTRE NOTIZIE DI ECONOMIA

BOLOGNA: Dazi, un rischio per le imprese regionali e nazionali orientate all’export | VIDEO

Continua il dibattito sulla questione relativa ai dazi americani annunciati da Trump: nonostante una fase ancora interlocutoria, le preoccupazioni sono rivolte alle imprese italiane e all’export. Un problema per il nostro Paese e una difficoltà negli scambi economici a livello internazionale. Sono questi i punti sottolineati dal Presidente del Gruppo Granarolo Gianpiero Calzolari in merito alla posizione di Trump sui dazi: un cambio di scenario che, secondo Calzolari, potrebbe portare anche a nuove regole per le imprese. Nonostante una fase ancora interlocutoria, sottolinea la Presidente di Legacoop Bologna Rita Ghedini, i dazi creerebbero problemi alla filiera e alle imprese, locali e nazionali, fortemente orientate verso l’export. Gianpiero Calzolari, Presidente Gruppo Granarolo: "Se si ridimensionano si rendono difficili gli scambi economici tra paesi per un paese come il nostro che ha una grande abilità nella trasformazione è veramente difficile per alcune categorie. Penso all’automotive; sappiamo già cosa sta succedendo quindi quello che tutti noi auspichiamo è un protagonismo dell’Europa e  il suo peso relazionale non solo bilaterale con gli Stati Uniti con la Cina con l’India e con il Messico, ma con tutti coloro che possono tutti i paesi che sono oggi un mercato e possono diventarlo domani. Cambieranno le regole, non possiamo pensare che rimarranno le regole di prima, bisogna che siano regole compatibili con quello che nel frattempo noi abbiamo costruito una rete di imprese che dialogano gli interni di fornitura su fornitura consumi in modo ormai quotidiano".