EMILIA-ROMAGNA: Crollano consumi di ortofrutta, un quarto dei giovani non ne acquista | VIDEO
E' crisi per il consumo di ortofrutta. Negli ultimi due anni c'è stato un calo, a livello nazionale, del 15% e un 25% dei giovani non acquista frutta o verdura. Per questo motivo Cso Italy, insieme ad Assomela, Aci e Fruitimprese ha deciso di commissionare una ricerca all’Istituto Piepoli di Milano per capire come intercettare le giovani generazioni nei consumi e invertire la rotta, facendo ripartire il consumo di frutta e verdura. L'indagine “Giovani e futuro” è stata presentata ieri a Bologna da Francesca Ansaldi dell’Istituto Piepoli e da Elisa Macchi, direttore di Cso Italy, all'iniziativa “Frutta e verdura: come conquistare i giovani”. “E' un crollo drammatico – spiega il presidente di Cso Italy, Paolo Bruni – significa 800 milioni di kg: una montagna di frutta e verdura che non è stata consumata”. “Così – spiega Bruni - ci siamo chiesti come intercettare le giovani generazioni nei consumi e come invertire la rotta per raggiungere i loro desiderata e far ripartire, in questo modo, l'acquisto di frutta e verdura”. “I ragazzi – sottolinea Ansaldi - si disaffezionano nel momento in cui non trovano la qualità e quando la modalità di consumo è difficile da gestire, soprattutto per gli universitari e i pendolari, così come quando ravvisano dei prezzi non alla loro portata”. Le conclusioni sono state affidate all’assessore regionale all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Alessio Mammi, che ha sottolineato “l’influenza dei social sulle nuove generazioni che non sono meno consapevoli di quelle che le hanno precedute, ma semplicemente si rivolgono a mezzi di comunicazione diversi”.
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BOLOGNA: Cambiamenti climatici, le sfide dell’ortofrutta tra politiche green e mercato | VIDEO
Apo Conerpo, la principale organizzazione di produttori ortofrutticoli d’Europa, ha festeggiato a Bologna i suoi trent’anni di attività a tutela della filiera e del reddito agricolo, con un convegno sulle sfide future del settore, fondamentale Italia e soprattutto Emilia-Romagna, alle prese con politiche europee sempre più stringenti e cambiamenti climatici Coltivare il futuro, tra politiche green e mercato. È il titolo, preso in prestito dalla vera sfida del settore in questo periodo, del convegno col quale Apo Conerpo, la principale organizzazione di produttori ortofrutticoli d’Europa, con oltre seimila soci, 50 cooperative, 32mila ettari coltivati in Italia (di cui il 70% in Emilia-Romagna) e giro d’affari annuo da 800 milioni di euro, ha festeggiato a Bologna i suoi trent’anni di attività a tutela della filiera e del reddito agricolo. Cambiamenti climatici e cosiddetti insetti alieni rappresentano oggi le questioni epocali da affrontare, ma a disposizione ci sono solo quelle che qualcuno definisce “armi spuntate”, per via di politiche comunitarie discusse e mancanza di nuove molecole autorizzate. Serve dunque un sostegno concreto, prima di tutto, da parte dell’Europa. “Il mondo agricolo è sempre stato attento alle dinamiche ambientali, non c’è persona più attenta all’ambiente dell’imprenditore agricolo – sottolinea il presidente di Apo Conerpo, Davide Vernocchi-, un cambiamento troppo repentino rischia di fare danni molto importanti”. Veronika Vrecionova, presidente della commissione agricoltura a Bruxelles, aggiunge: “Ritengo sia opportuno riprendere in mano il Green Deal e rivederlo in modo più realistico, sburocratizzando e semplificando”. “Stiamo mettendo settanta milioni di euro per tecnologie che salvano il prodotto, ma servono anche strumenti a livello europeo” commenta invece l’assessore regionale, Alessio Mammi. Come illustrato inoltre da un report realizzato da Nomisma, in regione soffrono maggiormente kiwi, pere e pesche, con ricadute sull’export, molto importante per l’ortofrutta italiano. Puntare su ricerca e innovazione resta quindi fondamentale. Ersilia Di Tullio, di Nomisma, conclude: “L’Italia, che ha una capacità produttiva importante sui mercati esteri, ha quasi una difficoltà nel recuperare prodotto per poterlo diffondere, è questa la sfida di oggi”.