26 NOVEMBRE 2024

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NOTIZIA DI ECONOMIA

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26 NOVEMBRE 2024 - 10:21


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ROMAGNA: Economia, crescita del valore aggiunto nel 2023 (+6%) | VIDEO

Nel 2023, l’area Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) ha registrato una crescita del Valore aggiunto pari al 6%, raggiungendo i 24,7 miliardi di euro. Questo incremento è in linea con quello regionale (+6,1%) ma inferiore al dato nazionale (+6,6%). Il settore predominante è quello dei Servizi, che genera il 71,6% del totale, con comparti come commercio, trasporti, alloggio e ristorazione in forte crescita (+7,4%). Il Valore aggiunto pro-capite è di 33.789 euro, un dato che supera la media nazionale ma resta inferiore al livello regionale. Questo indicatore misura la ricchezza prodotta sottraendo i costi dei beni e servizi intermedi dal valore della produzione complessiva. Secondo l’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna, basato sui dati Unioncamere e Istituto Tagliacarne, nella provincia di Forlì-Cesena il Valore aggiunto è di 14,0 miliardi (+6%), con i Servizi al 66,8%, l’Industria al 23,0% e l’Agricoltura al 3,9%. Il pro-capite è di 35.666 euro, collocandosi al sesto posto in Emilia-Romagna. A Rimini, invece, il Valore aggiunto ammonta a 10,7 miliardi di euro (+6,0%), con una netta prevalenza dei Servizi (78,1%), trainati da turismo e alloggio (+7,2%).




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EMILIA-ROMAGNA: Trasporto ferroviario, sciopero e presidio dopo l'ennesima aggressione al personale | VIDEO

Otto ore di sciopero dei lavoratori del trasporto ferroviario in Emilia-Romagna, con adesioni fino all'80% secondo i sindacati, e presidio davanti alla Prefettura di Bologna dopo la violenta aggressione ai danni di un capotreno di Trenitalia Tper, a Fidenza, il 5 dicembre scorso. L'ennesima nella nostra regione Otto ore di sciopero dei lavoratori del trasporto ferroviario in Emilia-Romagna e presidio davanti alla Prefettura di Bologna per Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Orsa, dopo la violenta aggressione ai danni di un capotreno di Trenitalia Tper, a Fidenza, il 5 dicembre scorso. “L' ennesimo evento di questo tipo in regione negli ultimi mesi”, spiegano mostrando i dati degli ultimi anni e assicurando un'adesione allo sciopero alta, fino all'80%. “Nell'arco degli ultimi mesi credo ce ne siano state almeno sei o sette” assicura Adriano Montorsi, segretario regionale Filt-Cgil, che continua: “Non si può più tollerare questo stillicidio quotidiano. È necessario un intervento serio con azienda, istituzioni e sindacati. Chiediamo un tavolo permanente, più personale a bordo treno e più presenziamento nelle stazioni, contro la desertificazione che abbiamo visto accadere negli ultimi anni, che è anche una quota parte del problema”. “Non è normale che queste cose possano accadere in un Paese civile come il nostro” gli fa eco Aldo Cosenza, segretario regionale Fit-Cisl, parlando di pene certe e tornelli per l'accesso ai treni. Alla fine, nessuno incontro come sperato col neo prefetto Enrico Ricci, insediatosi ufficialmente quasi in contemporanea al presidio. Fra le risposte che i sindacati avrebbero sollecitato, quella sull'arrivo, tra questo mese e il prossimo, almeno 45 nuovi agenti Polfer in regione. “Non aspettiamo che ci scappi il morto, adesso diciamo basta: le istituzioni non facciano solo proclami e propaganda, ma devono prendere provvedimenti strutturali per risolvere il problema. Non se ne può più, conclude Franco Giorgianni, segretario regionale Orsa trasporti.