6 SETTEMBRE 2023

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NOTIZIA DI ECONOMIA

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6 SETTEMBRE 2023 - 08:34


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RAVENNA: Porto, traffici in calo nei primi sette mesi dell’anno | VIDEO

Non fanno gioire i numeri registrati dal porto di Ravenna nei primi sette mesi del 2023. Lo scalo ha infatti segnato un calo di quasi il 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il porto, da gennaio a luglio, ha  movimentato oltre 800mila tonnellate di merci in meno fermandosi a 15.572.366 tonnellate. Il numero di toccate delle navi è stato di oltre l’11% in meno, ovvero 163 sono mancate all’appello rispetto al 2022. Continua invece il buon andamento delle merci su rotabili con una crescita del 5,6%. Il comparto agroalimentare (derrate alimentari e prodotti agricoli) risulta ancora in crescita, con il periodo gennaio-luglio 2023 che si è chiuso con una crescita di 22 mila tonnellate. In particolare sono ancora in aumento i cereali mentre la movimentazione delle farine è diminuita. I materiali da costruzione hanno segnato un calo del 15% ed è diminuita anche la movimentazione di materie prime per la produzione di ceramiche del distretto Modenese. In base alle comunicazioni preventive caricate sul Port Community System, per il mese di agosto 2023 si stima una movimentazione complessiva di 2,1 milioni di tonnellate, con un calo di oltre l’8% rispetto ad agosto 2022. Per quanto riguarda le crociere, in totale tra aprile e luglio si sono registrati 46 scali di navi, contro i 59 del 2022, per un totale di 165.652 passeggeri, ovvero l’85% in più.




ALTRE NOTIZIE DI ECONOMIA

BOLOGNA: Cambiamenti climatici, le sfide dell’ortofrutta tra politiche green e mercato | VIDEO

Apo Conerpo, la principale organizzazione di produttori ortofrutticoli d’Europa, ha festeggiato a Bologna i suoi trent’anni di attività a tutela della filiera e del reddito agricolo, con un convegno sulle sfide future del settore, fondamentale Italia e soprattutto Emilia-Romagna, alle prese con politiche europee sempre più stringenti e cambiamenti climatici Coltivare il futuro, tra politiche green e mercato. È il titolo, preso in prestito dalla vera sfida del settore in questo periodo, del convegno col quale Apo Conerpo, la principale organizzazione di produttori ortofrutticoli d’Europa, con oltre seimila soci, 50 cooperative, 32mila ettari coltivati in Italia (di cui il 70% in Emilia-Romagna) e giro d’affari annuo da 800 milioni di euro, ha festeggiato a Bologna i suoi trent’anni di attività a tutela della filiera e del reddito agricolo. Cambiamenti climatici e cosiddetti insetti alieni rappresentano oggi le questioni epocali da affrontare, ma a disposizione ci sono solo quelle che qualcuno definisce “armi spuntate”, per via di politiche comunitarie discusse e mancanza di nuove molecole autorizzate. Serve dunque un sostegno concreto, prima di tutto, da parte dell’Europa. “Il mondo agricolo è sempre stato attento alle dinamiche ambientali, non c’è persona più attenta all’ambiente dell’imprenditore agricolo – sottolinea il presidente di Apo Conerpo, Davide Vernocchi-, un cambiamento troppo repentino rischia di fare danni molto importanti”. Veronika Vrecionova, presidente della commissione agricoltura a Bruxelles, aggiunge: “Ritengo sia opportuno riprendere in mano il Green Deal e rivederlo in modo più realistico, sburocratizzando e semplificando”. “Stiamo mettendo settanta milioni di euro per tecnologie che salvano il prodotto, ma servono anche strumenti a livello europeo” commenta invece l’assessore regionale, Alessio Mammi. Come illustrato inoltre da un report realizzato da Nomisma, in regione soffrono maggiormente kiwi, pere e pesche, con ricadute sull’export, molto importante per l’ortofrutta italiano. Puntare su ricerca e innovazione resta quindi fondamentale. Ersilia Di Tullio, di Nomisma, conclude: “L’Italia, che ha una capacità produttiva importante sui mercati esteri, ha quasi una difficoltà nel recuperare prodotto per poterlo diffondere, è questa la sfida di oggi”.