6 AGOSTO 2023

10:33

NOTIZIA DI ECONOMIA

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6 AGOSTO 2023 - 10:33


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EMILIA-ROMAGNA: Regione, impegno per il reddito di libertà, risorse aggiuntive per 1,3 milioni | VIDEO

Un aiuto concreto per le donne vittime di violenza che scelgono un percorso di autonomia. La Regione ha stanziato, anche per il 2023, 1,3 milioni di euro per il reddito di libertà. Il reddito di libertà è rivolto alle donne vittime di violenza e prevede l’erogazione di un assegno mensile fino a 400 euro per un periodo massimo di un anno. Destinatarie sono le donne con figli minori o senza figli, seguite da un Centro antiviolenza ufficialmente riconosciuto e in condizioni di bisogno economico.

Già nel 2022 la Regione aveva stanziato risorse proprie per 1,3 milioni di euro, integrando in questo modo gli 873mila euro che le erano stati assegnati dallo Stato per il periodo 2020-2022. Una scelta che aveva permesso di finanziare 265 richieste aggiuntive, portando il numero complessivo degli assegni erogati in Emilia-Romagna a 443. Anche nel 2023 l’impegno della Regione contribuirà in modo sostanziale a dare una risposta positiva alle domande al momento non accolte per insufficienza di budget: 244 secondo i dati forniti dall’Inps e aggiornati al 12 luglio.

La domanda che le interessate possono fare al proprio Comune di residenza deve essere corredata oltre che da un’attestazione del Centro antiviolenza relativa al percorso di emancipazione ed autonomia intrapreso, anche da una certificazione dei Servizi territoriali che dimostri le condizioni di difficoltà socio-economica. L’assegno viene erogato dall’Inps in un’unica soluzione per un massimo di 12 mensilità, pari dunque a 4.800 euro. Tra le spese che possono essere coperte anche quelle per l’istruzione e la formazione dei figli.




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BOLOGNA: 80 anni Legacoop, uno sguardo al presente e al futuro del mondo cooperativo | VIDEO

Compie 80 anni Legacoop Bologna: un anno ricco di eventi per confrontarsi sull’attualità, sull’andamento economico del settore cooperativo e sul futuro. Sarà un 2025 di eventi quello di Legacoop Bologna per festeggiare i suoi 80 anni, con ospiti illustri del mondo economico e non  come Zuppi, Mancuso, Pievani per citarne alcuni. Momenti anche per fare il punto sul mondo cooperativo bolognese: un triennio di crescita quello del 2021-2023 con patrimonio netto di 3,8 miliardi, (con buone opportunità lavorative anche per i giovani), che deve fare i conti però con la crisi del settore metalmeccanico e di quello manifatturiero e una difficoltà economica e sociale dove non crescono gli stipendi ma aumentano le spese. Per il futuro è importante guardare al ruolo dell’Europa, viste le incertezze legate agli scenari politici e economici internazionali. "Ottanta anni fa, la cooperazione ripartiva in forma organizzata a Bologna, per iniziativa delle forze del CLN che avevano animato la Resistenza e sostenuto la battaglia di liberazione. Le cooperative rimettevano insieme uomini e donne per ricostruire le comunità, materialmente e relazionalmente - dichiara Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna - Per questo vogliamo portare la riflessione sul cooperare nel territorio, che è il luogo di vita e di lavoro delle socie e dei soci delle cooperative, ma vogliamo portarla anche fuori di noi, ospitando interventi che ci raccontino l'efficacia del cooperare nei sistemi diversi dall'impresa e la sua efficacia evolutiva, innovativa, politica. Cooperare, non competere, come strategia di successo è il messaggio che vorremmo portare. Ci sembra particolarmente importante farlo in un tempo in cui investire sui conflitti sembra l'unica soluzione per tutelare i propri diritti e il proprio futuro. Noi crediamo, viceversa, nel vantaggio cooperativo come strategia di sviluppo".