RIMINI: Evasione fiscale, recuperati 32 milioni in tre anni | VIDEO
In tre anni recuperati 32 milioni di euro evasi. È quanto sono riusciti a fare gli uffici tributari del Comune di Rimini. L’amministrazione comunale intende perseguire la politica di agevolazioni dell’addizionale Irpef.
Tra Tari, Imu e imposta di soggiorno non versate, il Comune di Rimini è riuscito a recuperare negli ultimi tre anni 32 milioni di euro evasi. Un’azione di giustizia nei confronti di chi puntualmente paga ciò che è dovuto.
Il comune romagnolo si conferma essere tra quelli con l’aliquota media Irpef più bassa in Italia, 0.57%, e con l’importo medio e procapite versati tra i più leggeri (200 l’importo medio, 79 euro l’importo procapite).
È quanto emerge dal settimo rapporto ‘Regionalizzazione itinerari previdenziali’, presentato dal Sole 24 Ore, che analizza le dichiarazioni dei redditi ai fini Irpef relativi al 2021 e dichiarati nel ’22. Il documento prende in considerazione i 30 comuni più popolosi d’Italia tra cui Rimini.
Per fare un paragone, a Roma l’aliquota è dello 0,86%, a Bologna 0,75%.
L’anno scorso l’amministrazione comunale riminese ha introdotto le prime rimodulazione Irpef, portando la soglia delle esenzioni a 16 mila euro. Ma nonostante l’aumento di tale soglia, le casse comunali hanno comunque registrato un aumento delle entrate da addizionale Irpef. “Segno di una generale ripresa dell’economia dopo lo shock del Covid”, commentano da Palazzo Garampi.
La tendenza è registrata anche nell’anno corrente, seppure i dati siano ancora parziali. A giorni inizierà il dibattito per il prossimo bilancio comunale, e l’intenzione espressa dall’amministrazione è quella di “confermare esenzioni e agevolazioni per aiutare le famiglie alle prese con l’inflazione”.
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