ROMAGNA: Novembre, inflazione stabile, Ravenna nel gradino più basso (13,5%) | VIDEO
Dopo l’impennata di ottobre, nel mese di novembre l’inflazione, che rimane a livelli che non si vedevano da marzo 1984 (quando raggiunse il +11,9%), è stabile. E’ quanto dichiarano i dati Istat che vedono l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, in aumento dello 0,5% su base mensile e dell’11,8% su base annua. Su base nazionali, da un lato rallentano i prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +79,4% a +69,9%), degli Alimentari non lavorati (da +12,9% a +11,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +7,2% a +6,8%); dall’altro accelerano i prezzi degli Energetici regolamentati (da +51,6% a +57,9%), dei Beni alimentari lavorati (da +13,3% a +14,3%), degli Altri beni (da +4,6% a +5,0%). La regione Emilia Romagna è al secondo posto della classifica delle regioni “più costose” a causa della crescita dei prezzi del 12,4% che implica un’ impennata del costo della vita pari a 2949 euro a famiglia. Per quanto riguarda la Romagna, rispetto alle 79 province italiane, Ravenna nel gradino più basso del podio con (13,5%), seguita da Bologna che si aggiudicata un secondo posto (13,1%), Forlì-Cesena al 5° posto (13,3%), Rimini si colloca più lontana con un 19 posto (12%). A Ravenna è stata registrata una spesa supplementare pari a 3mila e 262 euro annui per una famiglia tipo. Le famiglie della provincia di Forlì-Cesena, invece, spenderanno, mediamente, 3mila e 214 euro in più all’anno. Segue, ma più lontana, Rimini con un 2905,45 euro in più.
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