3 LUGLIO 2019

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3 LUGLIO 2019 - 09:21


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MILANO: Trevi, il cda, "richiesta revoca mette a rischio la società"

La richiesta avanzata da Trevi Holding, la società tramite cui la famiglia Trevisani detiene la propria quota in Trevi, ha "motivazioni infondate e contraddittorie". A dirlo il cda del gruppo, che si è riunito ieri per esaminare la richiesta formulata da Thse di convocazione dell’assemblea ordinaria per la revoca del consiglio di amministrazione e la contestuale nomina dei nuovi amministratori. "Precisa inoltre che non corrispondono al vero, in quanto contraddette dall’istruttoria svolta sin qui dal Consiglio di Amministrazione, le affermazioni ivi contenute relativamente, tra l’altro, a presunte e non chiarite carenze della delega conferita al Consiglio di Amministrazione in rapporto alle determinazioni che l’organo di gestione sarà chiamato ad adottare nell’ambito della manovra finanziaria e di ristrutturazione dell’indebitamento già all’attenzione degli organi deliberanti delle banche creditrici", spiega una nota. "Le affermazioni di Thse sono, tra l’altro, potenzialmente idonee a pregiudicare il buon esito della manovra stessa e, con essa, la messa in sicurezza della società e del gruppo Trevi, nonché a generare effetti distorsivi nel mercato, sicché il Consiglio di Amministrazione ha conferito mandato ai propri legali di approfondire la responsabilità di Thse e degli amministratori della Società che ne sono espressione". Il cda si riunirà il prossimo 15 luglio data in cui intende approvare i bilanci al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2018, "nonché all’adozione delle ulteriori determinazioni funzionali all’esecuzione della manovra finanziaria e di ristrutturazione dell’indebitamento attualmente sottoposta agli organi deliberanti delle banche creditrici".




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RAVENNA: Porto, traffico in aumento ma rischio declassamento | VIDEO

Il 2025 è iniziato bene per il porto di Ravenna che vede aumentare il traffico di merci e persone. Sul futuro però pesa l’incertezza sui dazi e il declassamento che potrebbe scattare a maggio. +7,6% a gennaio, con un aumento stimato a febbraio del +0,7%. Comincia bene l’anno per il porto di Ravenna, che registra numeri in positivo in tutti i settori, dalle merci al trasporto di persone. “I nostri settori trainanti stanno ottenendo buoni risultati” è stato il commento della presidente dell’Autorità Portuale, Maria Petrosino, che però ha sottolineato come i dubbi sui dazi, che potrebbero essere imposti dagli Stati Uniti, gettino un’ombra di incertezza sul prossimo futuro. A breve, inoltre, un’altra spada di Damocle potrebbe abbattersi sulla struttura: quella del declassamento. Proprio per questo, il sindaco in pectore di Ravenna, Sbaraglia, ha incontrato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, esprimendo le sue preoccupazioni. Ad interessarsi alla questione anche il viceministro ai Trasporti, Edoardo Rixi, in visita pochi giorni fa: “Ho chiesto rassicurazioni. Mi è stato detto che arriverà altro organico e che alcuni servizi non verranno tagliati, anzi verranno potenziati. Tuttavia, mi piacerebbe condividere una prospettiva e capire le motivazioni che hanno portato alla riorganizzazione dell’impianto delle dogane nei porti italiani”. "Il porto non verrà penalizzato", replica l’Agenzia delle Dogane. Anzi, grazie alla riorganizzazione, il personale di servizio passerà da 63 a 72 unità. Nei prossimi giorni è previsto un incontro, si spera chiarificatore, con il direttore dell’Agenzia, Roberto Alesse.